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Andrea Giaccone, candidato per il centrodestra
Attualità

Presto il bando per assumere agenti della municipale?

Summit in prefettura e tavoli tecnici in questura si sono susseguiti, nei giorni scorsi, per discutere di sicurezza e predisporre le necessarie contromisure per contrastare una recrudescenza di fenomeni criminali che inquietano e preoccupano i cittadini

Summit in prefettura e tavoli tecnici in questura si sono susseguiti, nei giorni scorsi, per discutere di sicurezza e predisporre le necessarie contromisure per contrastare una recrudescenza di fenomeni criminali che inquietano e preoccupano i cittadini. Anche il sindaco Rasero e l’assessore alla sicurezza Giaccone si sono confrontati con i rappresentanti delle forze dell’ordine, tenuto conto dei rispettivi ruoli e che il Comune è solo uno degli attori coinvolti in questa partita.

L’assessore Andrea Giaccone, che è anche segretario provinciale della Lega Nord, non si è spinto a chiedere l’esercito per le strade di Asti come invece aveva fatto proprio il suo partito, per voce del segretario cittadino Davide Scaiola, nel febbraio del 2016. «Il sindaco chieda che vanga l’esercito a presidiare le nostre strade – aveva suggerito la Lega Nord astigiana all’ex sindaco Brignolo – Questa, infatti, ci sembra l’unica strada percorribile, visti i tagli sempre più ingenti che le forze dell’ordine locali subiscono». Oggi che la Lega governa la città con le forze di centrodestra, la sicurezza continua ad essere un problema molto sentito, ma di esercito non si parla più. «Tutte le opzioni possono essere valutate» si limita a replica l’assessore Giaccone, aggiungendo «di essere soddisfatto per le proposte messe in campo durante le riunioni di questi giorni e per l’istituzione di un tavolo speciale, una sorta di task force, volto a un maggior coordinamento tra tutti i soggetti impegnati nel dare sicurezza alla città».

Giaccone spiega che il Decreto Minniti prevede la possibilità di sottoscrivere dei “Patti per la Sicurezza”, «ma in questo momento sono fermi nella Conferenza Stato-Regioni». «In ogni caso ad Asti ci portiamo avanti creando questo nuovo gruppo di lavoro che comprende le varie forze di polizia locali e altri soggetti».

Ad Asti 69 agenti, ma dovrebbero essere almeno 95

Tra le priorità dell’amministrazione Rasero c’è anche l’incremento dell’organico della polizia municipale, oggi fermo a 69 agenti, compreso il comandante, che invece dovrebbero essere 95 secondo il parametro della legge regionale di 1 ogni 800 abitanti. Già per il 2017 era prevista l’assunzione di almeno due nuovi agenti, ma non essendo stato bandito il concorso non si è potuto provvedere. «Confidiamo di emettere il bando a gennaio, – replica Giaccone – ma posso già dire che andremo ad assumere più di due agenti e grazie allo stesso avremo una graduatoria dalla quale attingere nuovi agenti anche per il futuro».

Giaccone difende l’operato delle forze dell’ordine e dei risultati ottenuti sul campo durante la settimana più “calda”. «I responsabili degli ultimi episodi sono quasi sempre stati presi, – spiega – ma qui c’è un problema a monte, quello di carattere legislativo, perché alla fine in galera non ci va più nessuno».

Giaccone sta portando avanti anche il progetto sul controllo di vicinato nelle frazioni astigiane, sia con i gruppi di WhatsApp, sia con gli appositi cartelli installati nei paesi. «E’ anche mia intenzione coinvolgere maggiormente le ex associazioni d’arma per collaborare con noi, magari mandando in giro, in centro, uomini identificabili che diano sicurezza ai cittadini».

Riccardo Santagati

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