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Alluvione: cosa non ha funzionato e perché?
Attualità

Alluvione: cosa non ha funzionato e perché?

Questa sera, martedì, alle 21, al circolo San Quirico, in via Scotti, si torna a parlare di alluvione in un incontro con i cittadini. Ad indire questo appuntamento è il Movimento 5 Stelle

Questa sera, martedì, alle 21, al circolo San Quirico, in via Scotti, si torna a parlare di alluvione in un incontro con i cittadini. Ad indire questo appuntamento è il Movimento 5 Stelle, per dare spiegazioni chiare su quanto è accaduto in quel fatidico giovedi notte di novembre in tutta l’area a sud della città, mentre il sindaco Fabrizio Brignolo si prodigava a rassicurare tutti che il fiume non sarebbe scappato.

Ma è stato proprio così? In città è vero, il fiume non è uscito dagli argini, ma il problema per gli abitanti delle aree prospicienti il fiume non è rappresentato solo dal Tanaro. In effetti molte abitazioni, condomini e aziende sono state invase dall’acqua. E allora il Movimento 5 Stelle si chiede: quali sono state le cause degli allagamenti? Come è stata gestita l’emergenza? I quartieri a sud della città sono sicuri oppure no? Si poteva fermare l’acqua? A quanto ammontano i danni causati dagli allagamenti? Oltre a dare una risposta a tutti questi quesiti, gli esponenti del Movimento 5 Stelle hanno raccolto alcune testimonianze di cittadini danneggiati dall’acqua e proporranno possibili soluzioni migliorative.

“E’ triste dirlo, ma anche l’alluvione del novembre 2016 è stata ancora una volta un’occcasione di propaganda per l’amministrazione comunale di Asti – hanno affermato Davide Giargia e Marcella Serpa, esponenti del Movimento 5 Stelle – L’unica preoccupazione dell’amministrazione, emersa da subito, è stata quella di comunicare pubblicamente che non ci sono stati particolari problemi. Il pericolo però non arriva solo direttamente dal fiume – hanno consluso di due grillini – ma anche dal depuratore chiuso, dalla rete fognaria, dai sistemi di scolo e dal loro stato di manutenzione”.

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