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Aperto il bando per aiutare i disabili motori
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Aperto il bando per aiutare i disabili motori

La Giunta Rasero ha approvato i criteri per l’accesso ai contributi da parte di soggetti portatori di gravi disabilità motorie, tra 18 e 64 anni, che intendono gestire in maniera autonoma la propria esistenza

La Giunta Rasero ha approvato i criteri per l’accesso ai contributi da parte di soggetti portatori di gravi disabilità motorie, tra 18 e 64 anni, che intendono gestire in maniera autonoma la propria esistenza. Si tratta di genitori con figli minori, lavoratori o persone inserite in contesti scolastici (iscritte all’università e sotto i 26 anni), o che appartengono o ricoprono incarichi dirigenziali in associazioni di volontariato con sede ad Asti. I contributi sono regionali, e nel corso degli anni sono diminuiti passando da 145.600 (riferiti al 2015) a 129.342 (2016) fino a 77.043 (2017 dato parziale).

«I Progetti di Vita Indipendente furono sperimentati dalla Regione nel 2003 – spiega l’assessore ai servizi sociali Mariangela Cotto, che a quel tempo era assessore regionale – e lo spirito di quella riforma era quella di aiutare i disabili a un’esistenza la più possibile autonoma. I contributi in questione sono destinati a disabili motori, ad esempio per pagare qualcuno che li porti sul posto di lavoro se sono su una sedia a rotelle, e vogliono essere un’opportunità data a tutti in maniera equa e trasparente».

Ad oggi, ad Asti, risultano esserci solo quattro persone che usufruiscono di questi contributi ma è probabile che i soggetti potenzialmente titolati a chiederli siano molti di più. La riformulazione del bando, disposto dall’assessore Cotto, prevede un contributo mensile «valutato in base al progetto individuale e commisurato alla situazione economica, comprensiva di pensione di invalidità e/o indennità di accompagnamento, e delle condizioni abitative, familiari, assistenziali».

Le domande per accedere ai contributi dovranno essere presentate, utilizzando l’apposito modulo, allo Sportello Unico Socio Sanitario (SUSS) sito al piano terra dell’ospedale Massaia entro il 31 gennaio 2018. La graduatoria sarà predisposta dall’unità multidisciplinare di valutazione disabilità. «Abbiamo avvertito la necessità di garantire equità nel sostenere progetti di vita indipendente – spiega il sindaco Rasero – pur con sempre più esigue risorse economiche e quindi adottando criteri utili a evidenziare i bisogni e le peculiarità delle situazioni reali». Nel frattempo il 28 dicembre, al Castigliano, si svolgerà la selezione per le assunzioni obbligatorie, ex Legge 68/99, di persone diversamente abili da inserire nel pubblico impiego. Sono circa 300 i partecipanti già iscritti.

Riccardo Santagati

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