Da gennaio due tessere diverse
A partire da gennaio cambierà il modo di accedere alla Biblioteca Astense Giorgio Faletti e di usufruire dei suoi servizi.
Non sarà più attivo, infatti, l’accesso giornaliero al costo di 1 euro e i locali saranno accessibili solo previo tesseramento, che potrà essere di due tipi – gratuito o a pagamento – senza distinzione tra adulti e ragazzi.
La tessera gratuita, che verrà rilasciata presentando il documento di identità, consentirà l’accesso ai locali, al wi-fi e il prestito di un solo volume al mese, senza possibilità di effettuare prenotazioni sul materiale non disponibile.
La tessera a pagamento, invece, avrà un costo annuo di 10 euro e verrà rilasciata sempre dietro presentazione del documento d’identità. Consentirà di accedere ai locali, al wi-fi e al prestito libri, per un massimo di tre volumi al mese, oltre che di prenotare documenti in quel momento non disponibili, accedere ai servizi forniti da MLOL (Media Library on line) e, in generale, di accedere a tutti gli altri servizi della biblioteca.
La tessera a pagamento darà inoltre accesso ad una serie di sconti in alcuni esercizi convenzionati quali Spazio Kor, Teatro Alfieri, Sala Pastrone, Cinema Lumière, Caffetteria Mazzetti, libreria Marchia Mondadori, pizzeria Tre Re e altri in via di definizione.
I commenti della presidente Bellesini
e dell’assessore Imerito
«Viviamo un momento storico molto delicato – ha spiegato lunedì in conferenza stampa la presidente della biblioteca, Roberta Bellesini – caratterizzato da oggettive difficoltà economiche, che caratterizzano in generale l’ambito culturale, e che ci portano a compiere sforzi enormi per assicurare il servizio che abbiamo sempre svolto. Tanto da aver ottenuto un incremento notevole di utenti, collaborazioni, progetti e attività. Non c’è settimana, infatti, in cui non ci sia un evento e un incontro, dedicati ad un pubblico trasversale».
«Nonostante ciò – ha continuato – siamo qui a presentare questa iniziativa assolutamente contro tendenza per rendere la biblioteca ancora più inclusiva, togliendo qualsiasi impedimento all’accesso. Auspicando, al contempo, che i nostri utenti (ad oggi abbiamo circa 2.500 tesserati) capiscano il costo irrisorio della tessera (e i vantaggi che consente, dai servizi alla scontistica) e continuino a sottoscrivere quella a pagamento. E che i nuovi utenti, magari attratti inizialmente dalla formula gratuita, decidano poi di passare a quella a pagamento. Per la nostra realtà, che è una fondazione e non una biblioteca civica, dato che il Comune non ha la forza per sostenerci, i ricavi dei tesseramenti sono essenziali per evitare di dover tagliare risorse sull’acquisto dei libri o l’orario di apertura».
D’accordo l’assessore comunale alla Cultura Gianfranco Imerito, che ieri ha sottoscritto una tessera a pagamento (così come il sindaco Maurizio Rasero), definendola «volontaria ma vivamente consigliata».