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Monica Primitivi, la seconda da sinistra, ha lasciato il CdA dell'Asp
Attualità

Cda Asp: lascia anche Primitivi. Chiesta chiarezza

La consigliera del CdA ha tenuto un colloquio in Comune per la selezione dei nuovi dirigenti, senza ottenere il posto. Le dimissioni dall’Asp sono arrivate subito dopo

E’ polemica dopo la dimissione dal CdA dell’Asp

Il nuovo CdA dell’Asp, dopo l’ingresso del presidente Giaretti e del vice Vanzino, ha perso un altro esponente. Anche il terzo consigliere nominato dal sindaco Rasero ha dato le dimissioni: Monica Primitivi, 48 anni, funzionario in Regione e candidata in Consiglio comunale nella lista “Rasero sindaco” ha deciso di lasciare come l’ex presidente Negro e l’ex vice presidente Morando. L’abbandono, improvviso e non annunciato al sindaco, stando ad alcune dichiarazioni pubbliche della diretta interessata è imputabile all’impossibilità di far conciliare impegni di lavoro e quelli più strettamente familiari.

Ma nelle ore successive alle dimissioni è venuta fuori un’altra versione della storia che si collega al concorso per la nomina dei due nuovi dirigenti comunali ai Servizi Sociali e al Personale. Concorso cui la stessa Primitivi ha partecipato non ottenendo, però, il posto perché la commissione valutatrice e il sindaco Rasero hanno preferito altri profili. Poco dopo la scelta dei due nuovi dirigenti, Monica Primitivi ha rassegnato le dimissioni dall’Asp. Sono state le tempistiche ad aver fatto collegare le due situazioni come causa-effetto anche se la stessa Primitivi ha negato che ci sia stato un nesso, dando le sue motivazioni.

La consigliera Motta ha chiesto chiarezza

E’ invece stata la consigliera regionale e comunale Angela Motta (PD) ad aver dato fuoco alle polveri commentando il caso Primitivi e anche l’imminente rimpasto delle deleghe in Giunta dopo la nomina del neo assessore leghista Marco Bona.

«E’ del tutto insoddisfacente il modo in cui il sindaco Rasero sta gestendo il rimpasto delle deleghe – spiega Motta – Lo stesso sindaco che si era vantato di aver nominato il nuovo presidente dell’Asp in 15 giorni, da più di 5 mesi non riesce a nominare l’assessore all’urbanistica: perché ci sta mettendo tanto? A proposito dell’Asp, registriamo un’altra dimissione, la terza in un mese dal CdA: quella di Primitivi. In pratica se n’è andato l’intero CdA nominato da Rasero appena 9 mesi fa. Come si può pensare di far funzionare bene l’Asp se non si garantisce la stabilità del suo vertici?»

Il caso del colloquio per le selezioni dei dirigenti comunali

Da qui la stoccata finale sulla selezione dei dirigenti: «L’ex consigliera Primitivi dichiara ai giornali che sarebbe stata sottoposta a un “colloquio con la Giunta” nell’ambito della procedura di selezione del dirigente, che invece prevedeva un colloquio con una commissione formata solo da tecnici e non da politici – aggiunge Motta – Ci sono evidenti ragioni di inopportunità su questo intreccio e parallelismo di situazioni e certamente non è accettabile che la Giunta, organo politico, partecipi alle procedure per assumere il personale».

La bagarre è esplosa con lunghe repliche dei gruppi di maggioranza pronti a difendere le scelte del sindaco e a richiamare la consigliera Motta su “casi regionali” di cui le chiedono spiegazioni, essendo lei stessa vice presidente del Consiglio.

I consiglieri comunali Garrone, Trombetta e Simonazzi hanno accusato Motta di alimentare «sterili polemiche» perché «è del tutto normale che un sindaco trattenga una delega per alcuni mesi a seguito delle dimissioni di un assessore, senza che ciò possa comportare un malfunzionamento dell’amministrazione». I consiglieri hanno però chiesto ad Angela Motta di spiegare alcune questioni sulla Sanità di competenza regionale: «Perché la Regione ha nuovamente deciso di dare una “mazzata” alla Sanità astigiana in favore di quella alessandrina? Non poteva battersi (Motta ndr) affinché il Centro diurno socio riabilitativo per i minori fosse realizzato ad Asti, considerato che ad Alessandria uno è già operativo? E’ poi vero che, oltre alle problematiche relative al sottodimensionamento del personale e ai tempi di attesa, dobbiamo preoccuparci di un prossimo ridimensionamento del centro analisi?»

“Motta si concentri sugli immobili dell’Asl”

Non meno teneri sono stati i consiglieri di Fratelli d’Italia Giacomini, Bassi e Cirone: «Chiediamo alla consigliera Motta di concentrarsi su problemi che esistono, primo fra tutti quello della permuta di immobili tra Regione Piemonte, di cui è vice presidente in Consiglio, e il Comune, al fine di raggiungere il necessario risultato di far diventare il Comune di Asti proprietario degli immobili ex Asl attualmente vuoti. L’identificazione dei rispettivi immobili è già pronta da questa estate e nessuna risposta è ancora arrivata in Regione. A pensar male si può ipotizzare che le elezioni imminenti abbiano bloccato tale azione per puri fini di propaganda del PD a danno dell’attuale giunta di centrodestra».

Da parte de I Giovani Astigiani sono intervenuti Candelaresi e Ghiglione che hanno difeso l’iter di scelta dei nuovi dirigenti comunali «i quali vengono scelti, finalmente, con metodo meritocratico». «Il nostro sindaco, piaccia o no, – aggiungono – conferisce gli incarichi dirigenziali a figure professionali munite di onorabilità e indipendenza».

Intanto giovedì sarà reso noto il nome del nuovo consigliere del CdA dell’Asp. Secondo indiscrezioni, che Rasero non conferma né smentisce, il più papabile alla nomina sarebbe il segretario cittadino delle Lega Davide Scaiola.

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