Giulia Capocci, testimonial di talento

A dare la spinta ai brevetti di Lab 3.11 è stato il provvidenziale quanto casuale incontro con Giulia Capocci, tennista paralimpica professionista, al 13.mo posto nel ranking mondiale della specialità e detentrice di svariati primati.
Nel dicembre del 2016 Costantino Perna ha portato una delle sue Advantage al raduno nazionale dei giocatori paralimpici di tennis tenutosi a Torino.
Lì ha visto giocare Giulia che aveva cominciato solo da 1 anno e mezzo ed era dunque scevra di pregiudizi sulle sedie a rotelle sportive esistenti. Le ha chiesto di provare un prototipo di Advantage C, la versione competition, anche se Giulia gli aveva detto che lei andava benissimo con quella che stava già usando.
Sono bastati due giorni di prova per comprendere la differenza rispetto alle sedie standard e per volerne una tutta sua.
Da quel momento, la giovane promessa della nazionale paralimpica con grinta da vendere, ha letteralmente scalato la classifica, con una pioggia di risultati di successo. Ultimo successo, in ordine di tempo, il podio a Cuneo, una settimana fa, al Wheelchair Tennis Tour.

Si è trasferita per lavorare meglio alle modifiche

Così, la giovane atleta di Arezzo è diventata la “tester” ufficiale della Lab 3.11; collabora allo sviluppo dei prototipi per continui miglioramenti nelle prestazioni e nella “comodità” degli atleti. Tanto da decidere di trasferirsi a Buttigliera, ospite di Perna, dove, lavora alla definizione di una Advantage C ancora migliorata rispetto a quella attuale da portare alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 per le quali si sottopone a quotidiani ed estenuanti allenamenti.
Alla sua testimonial d’eccezione, la Lab 3.11 ha dedicato anche un trolley personalizzato per contenere la Advantage C da smontare dopo le gare e far viaggiare in aereo senza il rischio di danneggiamenti nelle operazioni di carico e scarico dei bagagli.

d.p.