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Da contadini ad eroi ora Giusti fra le Nazioni
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Da contadini ad eroi ora Giusti fra le Nazioni

Pietro Gilardi ed Eugenia Massaia, coppia di Castelnuovo Don Bosco, oggi verranno insigniti, alla memoria, del prestigiosissimo riconoscimento di “Giusto fra le Nazioni” riservato a chi ha salvato ebrei dall’Olocausto

Due contadini con dentro la grandezza della solidarietà a rischio della loro vita e di quella dei loro figli: questi sono stati Pietro Gilardi ed Eugenia Massaia, coppia di Castelnuovo Don Bosco, che oggi, giovedì, verranno insigniti, alla memoria, del prestigiosissimo riconoscimento di “Giusto fra le Nazioni” riservato a chi ha salvato ebrei dall’Olocausto.

A ricordare il loro gesto di “semplice eroismo” è stato Giorgio Segre che, insieme al padre Rino e alla madre Emma, venne ospitato e protetto dai Gilardi nel 1943, in piena persecuzione ebrea.

A raccontare frammenti di questa storia di coraggio è il nipote omonimo dei Gilardi, Pierino, che ritirerà la medaglia direttamente dal Ministro consigliere dell’Ambasciata di Israele a Roma, Rafael Erdreich.

«Ho fatto fatica a ricostruire quella vicenda, perché mio nonno è mancato prima che io nascessi e mia nonna quando io avevo appena 10 anni; dunque non parlava di queste cose con un bambino – dice Gilardi – Ma non se ne parlava neppure fra gli adulti di casa, perché era una storia che apparteneva al passato, al terribile periodo della guerra che tutti volevano dimenticare. Erano sempre stati consapevoli dei rischi che correvano, ma per loro è stato normale aiutare chi era in pericolo di vita».

Ma come erano arrivati i Segre da Torino alle campagne di Castelnuovo d’Asti (così si chiamava allora il comune)?

«Rino Segre, di mestiere, faceva il noleggiatore di pellicole cinematografiche per le sale di proiezione – spiega Pierino Gilardi – Mio padre Gino e mio zio Mario, all’epoca, conducevano la sala cinema parrocchiale del paese, nell’antico oratorio all’ombra della Madonna del Castello. Mio padre era operatore in cabina di proiezione mentre mio zio faceva da bigliettaio e maschera in sala. E’ così che si sono conosciuti».

Nel 1943, dopo l’armistizio, per gli ebrei torinesi, come per quelli di tutta Europa, iniziò la grande persecuzione e Rino Segre con la sua famiglia chiese aiuto ai Gilardi e arrivò a Castelnuovo nella cascina di via Aliberti.

Di giorno i Segre seguivano i Gilardi nei lavori in vigna e nei campi. «In aperta campagna era più facile accorgersi dei rastrellamenti, c’erano più nascondigli naturali e maggiori vie di fughe in caso di pericolo» spiega Pierino Gilardi. Quando non era possibile stare all’aperto, passavano la giornata in un piccolo corridoio ricavato dietro la casa, quasi sotto la via, che serviva a portare il fieno dalla cascina alla stalla sottostante. «Nei rastrellamenti, da quel corridoio, si sentivano gli scarponi dei tedeschi camminare sulla testa e si sentivano distintamente i cani da fiuto andare alla ricerca di persone nascoste». Per ingannare il fiuto degli animali, i Gilardi spargevano abbondanti quantità di “creolina”, il disinfettante dall’odore molto acre che veniva abitualmente usato per disinfettare pollai e stalle.

Quello che Pierino non ha mai saputo è dove passassero la notte i Segre, comunque non nella casa dei nonni.

«Alla cerimonia di oggi so che Giorgio, 83enne, non sarà presente – spiega il nipote dei Gilardi – ma saranno presenti le sue figlie e lui ha annunciato che invierà una lunga lettera in cui, forse, saranno spiegate le cose che io non sono riuscito a ricostruire».

Le famiglie Gilardi e Segre si sono tenute in contatto a lungo, anche dopo la fine della guerra. E’ proprio grazie all’amicizia e alla riconoscenza instaurate fra loro che Castelnuovo potè godere, nel 1952, di un privilegio unico: nei giorni della fiera di Sant’Andrea, nel cinema parrocchiale, venne dato in prima visione il film Don Camillo. Grazie, ovviamente, all’”intercessione” di Rino Segre che, finita la guerra, riprese il suo lavoro.

La cerimonia di consegna della medaglia “Giusto fra le Nazioni” si terrà alle 11 presso la Confraternita San Bartolomeo di Castelnuovo Don Bosco. Saranno presenti il sindaco Giorgio Musso, le altre autorità locali e il Ministro Rafael Erdreich. Pierino Gilardi e le figlie di Giorgio Segre porteranno le testimonianze delle due famiglie prima della consegna delle onorificenze e degli inni nazionali di Italia ed Israele. L’importante evento si chiuderà con un omaggio in musica della professoressa Anna Maria Cigoli in memoria della Shoah.

Daniela Peira

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