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Attualità

Da tutta la provincia per l’ultimo saluto al sindaco Berta

Sindaci, Provincia, Regione, Alpini e tanti cittadini hanno partecipato domenica mattina ai funerali del sindaco di Rocca d’Arazzo

Tante persone ai funerali di Pierluigi Berta

Una folla ai piedi di palazzo Cacherano e dentro e fuori la chiesa parrocchiale di Rocca d’Arazzo, domenica mattina, per dare l’ultimo saluto a Pierluigi Berta, scomparso nel tardo pomeriggio di giovedì scorso per un malore improvviso all’età di appena 57 anni. Sindaco di Rocca d’Arazzo, presidente dell’Unione collinare “Valtiglione e dintorni”, capogruppo degli Alpini di Rocca, anima della borgata di Santa Caterina e del paese di Rocca, attore, autore di testi teatrali, organista e presentatore, la voce delle più importanti cerimonie e manifestazioni ufficiali dell’Astigiano, che presentava sempre in modo impeccabile. Ma Pierluigi Berta, come in tanti hanno voluto ricordare, era soprattutto una persona che univa, un trascinatore, una personalità eclettica e vulcanica, un’ottima guida, un uomo che non portava mai rancore e mai superbo, luminoso, solare, allegro, che dialogava con tutti. Un punto di riferimento per la sua comunità. Tantissimi sindaci da nord a sud della provincia sono giunti a Rocca per partecipare ai funerali e stringersi alla moglie Giovanna, le figlie Federica e Arianna e i familiari; il presidente della Provincia, rappresentanti della Regione, enti e associazioni, Alpini di tanti paesi dell’Astigiano e da fuori provincia; i suoi concittadini, amici e conoscenti. Tutti a testimoniare il grande affetto e stima che circondavano Pierluigi Berta.

«La tua assenza peserà come un macigno»

All’uscita dalla camera ardente, allestita nella sala consiliare del municipio, l’Inno di Mameli suonato dalla banda musicale di Rocchetta Tanaro ha reso omaggio al sindaco Berta. La musica delle bande musicali giunte a Rocca lo hanno accompagnato in chiesa per la celebrazione del rito funebre e poi al cimitero del paese, dove ora riposa. Nella chiesa parrocchiale lo hanno ricordato il parroco durante l’omelia, che ha sottolineato il dono della parola che contraddistingueva Pierluigi Berta, tra le sue tante qualità; il vicesindaco Giovanni Avidano, in lacrime: «Lo ringrazio per la passione e impegno che ha dedicato all’amministrazione pubblica, per 23 anni in municipio. Buono, gioviale, di grande carisma e dalle davvero tante qualità: ha lasciato un segno importante nel nostro territorio e le tante persone giunte per salutarlo dimostrano la stima nei suoi confronti»; il presidente della Provincia Marco Gabusi, commosso anche lui: «La tua assenza peserà come un macigno in tante occasioni»; il sindaco di Montegrosso Marco Curto, l’attore Fabio Fassio, anch’egli di Santa Caterina, che conosceva Berta fin da bambino e ha condiviso con lui la passione per l’arte e il teatro, gli amici, i “suoi ragazzi” della Pro Loco di Santa Caterina. E la soprano Elena Canale, che ha cantato in chiesa per l’ultimo saluto a Pierluigi.

Marta Martiner Testa

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