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Attualità

Giornata della Memoria con i disegni di Terezin

A Mongardino un incontro per gli studenti in cui la riflessione prenderà spunto dai disegni realizzati dai bambini del ghetto di Terezin

Memoria come “vaccino contro l’indifferenza”

Nella Giornata della Memoria l’amministrazione comunale di Mongardino, ricordando le parole di Liliana Segre, sopravvissuta al lager nazista di Auschwitz e nominata pochi giorni fa senatrice a vita, “Coltivare la memoria vaccino contro l’indifferenza”, ha allestito un’iniziativa rivolta ai giovanissimi.

Un incontro per gli studenti

In programma un incontro per gli alunni della scuola primaria, proposto in collaborazione con l’Israt di Asti e con la partecipazione di Nicoletta Fasano. L’appuntamento è per domani, sabato, alle 15,30, in municipio.

I disegni dei bambini del ghetto di Terezin

Sarà proposta ai bambini un’attività che prenderà spunto dalle testimonianze provenienti dal ghetto di Terezin, il campo di concentramento a 60 chilometri da Praga impiegato come luogo di raccolta per il transito degli Ebrei verso i campi di sterminio, in particolare Auschwitz e Treblinka. «Si tratta di disegni e poesie realizzati tra il 1941 ed il 1945 dai bambini reclusi nel campo – spiega il sindaco di Mongardino Barbara Baino – Si rifletterà sui diritti dei bambini e la perdita degli stessi, sulle somiglianze e differenze tra passato e presente, sui concetti di casa, famiglia, amicizia, comunità, esclusione, diversità». Dopo una pausa, si proseguirà con «un’attività di rielaborazione e trasformazione di simboli negativi, come le svastiche e il filo spinato, in disegni positivi di rinascita e pace».

Sono oltre 4.000 i disegni e le poesie, conservate al Museo ebraico di Praga, che testimoniano la reclusione, tra sofferenze, fame e malattie, dei bambini e delle loro famiglie al lager di Terezin. Nel campo, nonostante fosse proibita la scuola per i bambini, furono allestite lezioni “autogestite”. L’insegnante di arte Friedl Dicker-Brandeis creò una classe di disegno, il cui risultato sono gli oltre 4.000 disegni giunti fino a noi. Nascose i lavori dei suoi piccoli alunni in due valigie, prima di essere deportata ad Auschwitz, e la raccolta scampò alle ispezioni naziste.

La testimonianza di Helga Weiss

Tra i bambini cecoslovacchi rinchiusi a Terezin c’era anche Helga Weiss, che riuscì a sopravvivere all’Olocausto. Nata a Praga nel 1929, nel 1941, con la sua famiglia, fu internata a Terezin. Prima della sua partenza per Auschwitz consegnò ad uno zio, all’interno del campo, i suoi disegni e il suo diario, che completò alla fine della guerra. La sua testimonianza è raccolta nel volume “Il diario di Helga”.

Marta Martiner Testa

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