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Attualità

Il nido costa 340 euro al mese
ma i pannolini non sono compresi

E' questa la retta mensile in uno degli asili nido comunali, 5 euro in più rispetto allo scorso anno. Nel resto del Piemonte i costi sono più alti, ma a diferenza di altri capoluoghi le strutture di Asti offrono solo i pasti. La notizia positiva è che il numero di posti a disposizione è sopra la media, e le liste d'attesa riguardano il 15% dei richiedenti, ben sopra il dato nazionale

In media il 15% dei bimbi piemontesi sotto i tre anni di età non riesce ad accedere al servizio degli asili nido comunali. E’ il risultato dell’indagine di Cittadinanzattiva reso noto nei giorni scorsi. La ricerca ha riguardato diversi aspetti del mondo che riguarda gli asili nido: dal costo delle rette alle liste d’attesa. E proprio gli alti costi mettono in difficoltà le giovani coppie con bimbi piccoli che, oltre a dover combattere per ottenere l’accesso dei propri figli negli asili comunali si trovano a dover pagare rette che, in media, sono di 370 euro al mese, con un incremento di oltre l’1% rispetto allo scorso anno. Con differenze importanti anche all’interno della stessa regione visto che fra le rette più care, ovvero quelle di Cuneo e quelle più economiche (di Biella) vi è un divario di ben 124 euro.

Nella nostra città il costo medio di una retta è di 340 euro contro i 335 dell’anno scorso ma, a differenza di quasi tutti gli altri capoluoghi di provincia piemontesi, offre solo i pasti e non i pannolini. Sempre per quanto riguarda Asti città, sono 312 i posti a disposizione in 6 strutture a gestione diretta del Comune mentre altri 5 arrivano dall’unica struttura convenzionata. Questo è un buon dato, confrontato con gli altri capoluoghi di provincia: solo Novara ha più posti comunali di Asti, mentre gli altri centri sono tutti notevolmente al di sotto come disponibilità. In compenso, il dato del capoluogo assorbe quasi completamente quello dell’offerta complessiva della provincia che è di poco superiore, arrivando a 386 posti con una perdita di 5 posti rispetto all’anno prima.

A livello di media regionale, le liste d’attesa riguardano un 15% di richiedenti che non trovano risposte rispetto ad una media nazionale più alta, oltre il 23%. L’analisi di Cittadinanzattiva ha considerato una famiglia tipo di tre persone con un reddito loro annuo di 44.200 euro e relativo Isee di 19.900 euro. I dati sulle rette sono stati elaborati a partire da fonti ufficiali delle amministrazioni comunali e il costo delle rette rilevato è riferito alla frequenza a tempo pieno per cinque giorni a settimana. «E’ evidente che ancor aoggi manca nel nostro Paese un sistema di servizi per l’infanza equamente diffuso ed accessibile su tutto il territorio -è il commento di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva- e mancano anche adeguate avegolazioni fiscali a sosteno dei nuclei fmailiari con bambini piccoli».

d.p.

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