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paolo e daniela pompilio
Attualità

La robiola “avvolta” nel nostro giornale vince un concorso di formaggi

E’ quella realizzata dal caseificio dell’azienda Capre e Cavoli di Capriglio. Sulla confezione è stampato l’articolo che gli aveva dedicato La Nuova Provincia e in etichetta c’è il patrocinio del piccolo Comune

Diplomi di eccellenza all’Ombra della Madonnina

C’è anche un po’ di Nuova Provincia nel prestigioso riconoscimento che a Milano è stato assegnato all’azienda agricola Capre e Cavoli di Capriglio (allevamento di capre e produzione casearia).
Quest’anno il titolare Paolo Pompilio con la moglie Daniela Costa sono tornati da Milano con ben due diplomi di eccellenza: quello dedicato a “Il Ricercato” e quello dedicato alla nuova nata nel caseificio, la “Robiola di Capriglio”.
Ad assegnarli sono stati i membri della severa giuria dell’Onaf (Organizzazione nazionale assaggiatori formaggi) nell’ambito dell’importantissimo concorso nazionale di formaggi “Ombra della Madonnina”.

Il nostro articolo stampato sulla carta di confezione

E se il giornale non ha alcuna competenza nel gusto e nella lavorazione della Robiola di Capriglio, può invece vantare una “partecipazione speciale” nella sua confezione: Paolo Pompilio, infatti, con un omaggio alla Nuova Provincia, ha deciso di far stampare sulla carta alimentare usata per confezionare il formaggio l’articolo che era uscito proprio per dare notizia della nuova produzione.
Una produzione che meritava le colonne di cronaca perché è uno dei primi in Italia a godere del patrocinio del Comune di Capriglio, che con i suoi 280 abitanti, ha deciso di sostenere direttamente quelli che investono sulle sue colline.
Così, quando si finisce di mangiare la robiola, si può leggere la notizia sulla carta che la avvolgeva, con tanto di testata, foto e titolo ben riconoscibili.

Premiata insieme a “Il Ricercato”

La Robiola di Capriglio rientra nella famiglia dei “stagionati” di Capre e Cavoli, con la sua pasta bianchissima all’interno e una crosta rugosa da mangiare e da provare in vari stadi di maturazione. Adatta ai taglieri, al condimento di primi o a rinforzare l’impasto delle paste ripiene, la robiola di Capriglio è anche molto buona servita, come suggerisce Daniela, la “chef” di famiglia, con una salsa di fragoline all’aceto balsamico.
Ma non è stato solo il formaggio avvolto nell’articolo del nostro giornale con tanto di patrocinio stampato nell’etichetta a conquistare i palati degli assaggiatori della Madonnina: l’altra eccellenza è andata ad un formaggio fresco elaborato molto originale, sempre di casa Capre e Cavoli.
Il Ricercato, infatti, è una lattica fresca che nasconde al suo interno un cuore di gelatina di birra rossa artigianale per regalare, ad ogni assaggio, consistenze e sapori diversi.

La scommessa di una giovane coppia

Grande la soddisfazione di Pompilio e della moglie per questo nuovo riconoscimento al concorso milanese. Provenienti da Torino, hanno fatto una scelta di vita molto coraggiosa, investendo tutto sull’allevamento di capre (nel paese la cui etimologia suona più o meno come “posto delle capre) e sulla trasformazione del latte da loro prodotti in formaggi che vendono attraverso canali quasi esclusivamente diretti. Con un’azienda che sembra un resort, tanta è la pulizia, la cura dei dettagli e lo sforzo di mitigazione con l’ambiente circostante.

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