Anche la linea Asti-Acqui Terme sarà oggetto del bando per l'affidamento dei servizi ferroviari, a seguito di liberalizzazione da parte della Regione Piemonte. Risulta dalle linee guida del
Anche la linea Asti-Acqui Terme sarà oggetto del bando per l'affidamento dei servizi ferroviari, a seguito di liberalizzazione da parte della Regione Piemonte. Risulta dalle linee guida del progetto, presentato il 4 novembre dall'assessore regionale ai trasporti Francesco Balocco. Nel documento, la tratta è collocata nel terzo lotto, bacino centro-sud, insieme alla Torino-Genova, alle linee alessandrine e cuneesi e quelle dirette verso la Liguria.
«Credo sia importante l'inserimento della Asti-Acqui all'interno del progetto regionale, seppur con le criticità che conosciamo, soprattutto per evitare una immediata e definitiva soppressione ?- commenta il consigliere regionale Angela Motta -? L'impegno per i prossimi mesi è di continuare a lavorare in questa direzione cercando di arrivare ad una soluzione che sia positiva per gli utenti e per il territorio». Proprio ad Angela Motta la scorsa settimana il Comitato Strade Ferrate di Nizza, rappresentato dal suo presidente Giacomo Massimelli, ha consegnato il documento firmato dai sindaci del Nicese che chiede il ripristino dei treni sulla Alessandria-Castagnole delle Lanze.
Circa un anno e mezzo fa il servizio è stato soppresso e affidato alle province, e di conseguenza ai consorzi di autotrasporto. La proposta del territorio è di ridurre le corse nel centro della giornata sulla Asti-Acqui, ora a cadenza pressoché oraria, per riavere i treni alla volta di Alessandria, e in questo modo garantire l'accesso al tribunale, all'ospedale e ad altri servizi essenziali. Nel documento della Regione si accenna che anche le linee soppresse dal 2012 potranno essere oggetto della nuova offerta: tra esse si fa cenno alla Alba-Castagnole-Asti/Alessandria, ma solo nel caso in cui fosse messa in sicurezza la galleria Ghersi, a Neive.
f.g.