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Un momento dell'incontro tra magistrati e medici per evitare raggiri
Attualità

Magistrati e medici a confronto per evitare i raggiri

Aumentano i raggiri a danno delle persone più deboli, sole o con patologie

Professioni del diritto e della salute a confronto per evitare “raggiri”

“Aumentano i raggiri e i maltrattamenti a danno di persone deboli. Nei casi trattati la condanna è certa”. Non usa mezzi termini la magistrata Francesca Di Naro intervenuta con la collega Donatella Masia, al secondo incontro convocato in Municipio con i notai astigiani. In particolare si intendeva mettere a fuoco la maggior tutela delle persone, sole o con patologia, che si presentano a stipulare atti che li riguardano, spesso accompagnati da terzi, e che possono far insorgere il sospetto nel professionista di un plagio, una manipolazione finalizzata al raggiro.

Presenti all’incontro con il Sindaco Maurizio Rasero e l’Assessore Mariangela Cotto le magistrate Di Naro e Masia del Tribunale di Asti, i presidenti del Distretto notarile Giorgio Gili e dell’Ordine dei Medici Claudio Lucia, Elena Tamietti Responsabile Integrazione socio sanitaria e tutela delle fragilità di ASL At e Agnese Bianco del Servizio Anziani e Adulti in difficoltà del Comune di Asti.

Disponibilità alla collaborazione

Dagli intervenuti ampia disponibilità a collaborare reciprocamente, sottolineando l’importanza di acquisire, nei casi più dubbi e nel rispetto del segreto professionale, il parere dei medici di base. Questi sono certamente più a conoscenza della storia di lungo periodo, sanitaria e relazionale, delle persone, e in grado di esprimere valutazioni più approfondite e complessive rispetto ad accertamenti diagnostici occasionali, o richiesti a professionisti all’oscuro della persona valutata. Auspicata, in un successivo incontro, la presenza di rappresentanti degli Istituti bancari.

Gli indicatori di rischio

Sulla base dell’esperienza da parte delle Magistrate, la proposta di elaborare delle linee guida per definire indicatori di rischio tali da indurre a non sottovalutare le situazioni anomale connesse ad una concreta condizione di fragilità, come pure di utilizzare tecniche comunicative quali il teatro sociale per prevenire “l’arte” del raggiro.

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