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Attualità

«Marmo e Gabusi rinuncino a uno stipendio»
A Canelli Benedetti batte cassa per il Palio

Il rettore del Comitato Palio di Canelli proseuge la sua personale battaglia per ottenere dall'amministrazione locale anche un contributo economico. Dopo la proposta di garantirgli "una forma di collaborazione", Benedetti batte i pugni sul tavolo e lancia una proposta ai politici locali

Giancarlo Benedetti, Rettore del Comitato Palio Canelli, ricevuta dal Comune la municipalità per la partecipazione alla manifestazione del prossimo settembre, prosegue nella sua personale battaglia per ottenere dalla locale amministrazione anche un contributo economico. «Mi chiedo perchè – afferma – gli altri sei Comuni partecipanti al Palio (Nizza, Moncalvo, Montechiaro, Castell’Alfero, Baldichieri e San Damiano, n.d.r.) ricevano tutti un aiuto in denaro, cifre variabili dai 5000 agli 8000 euro, dalle locali amministrazioni, mentre a Canelli questo non avvenga. Vincolato alla municipalità io chiesi anche un contributo economico – continua Benedetti – ma mi venne garantita solamente una forma di collaborazione».

Con quale motivazione le venne negato il contributo?
«Nella delibera si faceva riferimento all’impossibillità di concedermelo vista l’attuale situazione non propriamente florida delle casse comunali. Qualcuno però ha la memoria corta, poichè neppure anni fa, quando le cose andavano meglio, io ricevetti il benchè minimo sostegno economico. Da 27 anni faccio il Rettore e mi impegno per garantire a Canelli presenze dignitose al Palio».

Quale potrebbe essere la soluzione al problema?
«Basterebbe – prosegue Benedetti – che l’onorevole Marmo, capogruppo della maggioranza, e il sindaco Gabusi, rinunciassero ad una loro mensilità per dare una mano al Palio. Nei Rioni e nei Borghi di Asti e negli altri Comuni della provincia sono iniziate le grandi manovre in vista della corsa del 2013. Tutti stanno lavorando per allestire le accoppiate e per individuare il tema storico da sviluppare in sfilata. A Canelli, senza soldi, come potremo muoverci? Oltre a cavallo e fantino bisognerà reperire sbandieratori e sfilanti. Il tempo stringe e le casse del Comitato piangono».

Massimo Elia

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