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Studenti imbianchini al "Pellati" di Canelli
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Studenti imbianchini al "Pellati" di Canelli

Studenti che si improvvisano imbianchini rinnovando la tinteggiatura a aule, laboratori e spazi comuni. E’ successo al “Pellati” di Canelli dove, da giovedì a sabato, un gruppo di scolari,

Studenti che si improvvisano imbianchini rinnovando la tinteggiatura a aule, laboratori e spazi comuni. E’ successo al “Pellati” di Canelli dove, da giovedì a sabato, un gruppo di scolari, accantonati temporaneamente libri e computer, ha imbracciato le pennellesse in una sorta di gioco-lavoro d’ensemble.
A dare il via all’iniziativa l’esperienza di cogestione promossa dall’istituto che ha coinvolto gli studenti in attività didattiche diverse da quelle abituali. Tra le proposte avanzate dai ragazzi a Canelli è maturata anche la tinteggiatura dei muri delle aule. Un complesso recente quello di via Asti, inaugurato una decina d’anni fa che, oggi, ospita le sezioni staccate di “Artom” e “Pellati”.

Ma, nonostante la giovane età, l’utilizzo per nove mesi l’anno da parte dei giovani dei locali ha lasciato il segno. «L’idea lanciata da alcuni di loro è stata subito raccolta da un gruppo di compagni che, entusiasticamente, hanno iniziato a lavorare al progetto su autorizzazione del preside Pier Luigi Pertusati» spiega la responsabile della scuola Bruna Prato.
Liberate le aule da banchi, sedie e suppellettili, tolti i cartelloni dai corridoi, con pazienza certosina hanno appiccicato il nastro negli angoli e sui punti di congiuntura e zoccolini. Poi, armati di pennelli e rulli hanno meticolosamente rinnovato la tinteggiatura su tutto il piano. In totale sono state sottoposte alle loro “cure” sette aule e il lungo corridoio, che funge anche da spazio comune.

«Manca ancora la sala professori, ma è già in programma un ripassata nel prossimo futuro» sorride la reggente. Franca Serra, insegnante al “Pellati” di Canelli sottolinea come «quest’attività abbia interessato i ragazzi obbligandoli a calcolare la quantità di tintura necessaria, scegliere i colori, organizzarsi anche tecnicamente. Un’esperienza didattica positiva con risvolti sociali non indifferenti».
Oltre all’attività pratica l’esperienza di cogestione ha vissuto momenti di formazione, come l’incontro con il luogotenente dei Carabinieri Luca Solari, che ha parlato di sicurezza con un focus su quella stradale, e l’apprendimento delle tecniche di barman spiegata loro da Lorenzo Roveta del “Caffè Roma”. Particolarmente coinvolgente il corso di “Zumba” svolto dagli istruttori della palestra Curves.

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