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divieto di gioco alla palla in piazza san secondo
Attualità

«Quali sono gli spazi urbani dove far giocare i bimbi gratuitamente?»

Oggi pomeriggio alle 17 si svolgerà in piazza San Secondo il flash mob contro il divieto di gioco al pallone

Oggi il flash mob per il diritto di gioco

Mentre continua il dibattito cittadino sul provvedimento dell’amministrazione Rasero che vieta “i giochi molesti” in piazza San Secondo, in particolare il calcio, il gruppo consiliare Uniti si può invita gli astigiani ad un flash mob di protesta che si svolgerà oggi pomeriggio, sabato, alle 17.

Quello organizzato dai consiglieri di minoranza Beppe Passarino e Michele Anselmo sarà un evento per dire no al divieto “erga omnes”, ma anche per chiedere una riflessione sulle politiche cittadine che riguardano i bambini.

«Uniti si può ritiene eccessiva la decisione presa dall’amministrazione: occorre diversificare i divieti, anche perché diverso è il gioco della palla di un bimbo fino a 7 anni dalla forza utilizzata da adolescenti o anche dai giovani. Il comportamento non rispettoso di alcuni di loro non deve permettere di fermare i piccoli che si muovono per il bel salotto della nostra città, anche correndo dietro ad una palla. Con rimpianto si vede – concludono i promotori – che sono passati i tempi in cui le nostre amministrazioni comunali proclamavano Asti Città dei bambini e delle bambine».

Al flash mob “Giochiamo a fare i buoni” le famiglie potranno portare, proprio in piazza San Secondo, i giochi “silenziosi” (racchette volano, corde, etc.) o partecipare a quelli che saranno organizzati in loco.

«Vogliamo prenderci un po’ in giro, – continuano Passarino e Anselmo – utilizzare l’ironia per far pensare a possibili altre soluzioni; non vogliamo trasformare la piazza in un parco divertimenti, ma evitare il transito e l’accesso a qualsiasi tipo di veicolo a motore su via Garibaldi e piazza San Secondo».

Quali spazi per i più piccoli?

Guardando oltre il flash mob di sabato, la querelle sul divieto dei giochi molesti in piazza San Secondo apre un dibattito che interessa un po’ tutta la città: i bambini, ad Asti, dove possono giocare in sicurezza e gratuitamente?

Mario Malandrone, attivista per l’ambiente e docente di fisica al CPIA, è il primo a chiedere un’attenta riflessione sul tema. «Il cartello (in piazza San Secondo ndr) ha aperto una discussione e forse potrebbe essere un punto di partenza per un piano sugli spazi. Quali sono gli spazi per i ragazzi? Quali fruibili gratuitamente? Quali politiche a favore di spazi aperti e chiusi per i bambini? Eppure siamo “La città dei bambini e delle bambine”, abbiamo nominato il “Garante dell’infanzia”, ci spertichiamo in dibattiti sulla fantasia, sul gioco libero, sugli spazi, sui bambini e il cartello di piazza San Secondo richiama un problema che si trascina da anni. Recente è una campagna che mira a restituire spazi pubblici ai bambini: un bel gesto da parte del Comune sarebbe farne tesoro e avviare un dibattito perché la storia di spazi e bambini non è di destra o di sinistra, si è solo sedimentata, per troppo tempo, senza grandi soluzioni».

Il commento dell’assessore Pietragalla

«I bimbi bisogna lasciarli liberi di giocare e farli stare all’aperto, però se si è arrivati a questo punto è perché qualcuno ha esagerato – commenta l’assessore alle politiche giovanili Elisa Pietragalla – Le pallonate in faccia alla gente si ripetevano da tempo, ma è sicuramente utile discutere di spazi e progetti per i bambini».

L’assessore ricorda che «esistono luoghi con zone dedicate al gioco, come al parco Tanaro e Biberach, anche se non sono prettamente in centro, ma nelle città d’arte non si vede giocare a pallone sulle piazze principali».

A chi ricorda che se il gioco della palla è molesto, lo sono anche le migliaia di auto che circolano nella ZTL con permessi di varia natura, l’assessore replica: «Sì, siamo consapevoli e anche a me non piacciono tutte queste auto che vanno e vengono. Ma il sindaco sta lavorando anche per diminuire il traffico in centro e la presenza di furgoni ad ogni ora del giorno».

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