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Tanaro e Borbore sono davvero sicuri?
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Tanaro e Borbore sono davvero sicuri?

I vertici del Comitato: «Prima della centrale idroelettrica si pensi alle opere di pubblico interesse»

Sono tante e articolate le richieste che il Comitato Cittadini Tanaro e Borbore ha presentato agli enti locali e di controllo in merito alla sicurezza del Tanaro e del Borbore, i due principali fiumi di Asti. Dopo gli allagamenti di novembre, a seguito dell’eccezionale piena del Tanaro, il comitato ha voluto incontrare i giornalisti per sollecitare i soggetti interessati ad adottare ogni genere di precauzione per garantire la sicurezza dei residenti nei pressi dei corsi d’acqua. Mario Tanino, portavoce del comitato CCTeB, insieme a Luciano Montanella, sono partiti dal progetto di costruzione della nuova centrale idroelettrica Valp.El 2, che si dovrebbe realizzare sul Tanaro e su cui hanno sollevato parecchie perplessità, per analizzare lo stato dei fiumi.

«Quel progetto dev’essere rivisto considerate le mutate condizioni del Tanaro dopo l’evento alluvionale di novembre e i cambiamenti climatici terrestri – ha spiegato Tanino – Si pensi alle bombe d’acqua, sempre più frequenti dal 2009-2013, periodo in cui fu approvato lo studio sulla centrale. Se proprio devono costruirla, facciano il gommone (necessario per il salto d’acqua verso le turbine ndr) di 1,20 metri d’altezza. In ogni caso, tenuto conto di quanto successo e la prevalenza della sicurezza dei cittadini, prima di ogni autorizzazione a costruire chiediamo che Comune e Provincia diano priorità alle bonifiche fognarie di tutta la zona, che si realizzi il sistema di pompaggio delle fogne nell’area del depuratore e che si faccia un approfondito studio sulla costruzione di un canale scolmatore il quale, per caduta naturale, scarichi gli eccessi fognari in Tanaro».

Le istanze del comitato si legano a quelle che Tanino e Montanella hanno definito «la tensione psico sociale dei cittadini rivieraschi che ad ogni significativo periodo di piogge vivono con paura crescente nelle loro case». Sempre sulla centrale, ulteriori dubbi sono nati dai calcoli del Comitato: «La produzione di kwh prevista nel 2011, considerate le oltre 17 prescrizioni aggiuntive di Aipo, Provincia e Comune, risulta verosimilmente diminuita di almeno il 20%». In sintesi: il progetto originario ha ancora una sua utilità? Altro punto strategico per la sicurezza è il rifacimento del ponte ferroviario sul Borbore nel quartiere di corso Alba. «Il ponte, secondo l’Aipo, dev’essere alzato di almeno 1 metro, senza considerare che oggi è inclinato di 30° rispetto al fiume. Il 26 novembre solo per fortuna non si è intasato provocando l’uscita del fiume nelle aree circostanti. Quindi, a fronte delle 300 firme raccolte tra i cittadini che abitano lì e che daremo a Chiamparino, vogliamo che gli enti preposti diano l’esercizio provvisorio, così da «prescrivere una costante pulizia dell’alveo».

Il Comitato ha chiesto, inoltre, maggiore cura sulla manutenzione degli argini dei fiumi e annunciato «verifiche e controlli a tutela dei cittadini e del bene comune».

Riccardo Santagati

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