Nizza-Canelli: arriva la pista ciclabile
Una pista ciclabile di circa 12 chilometri andrà a collegare con loro, con percorsi in sicurezza tra strade di campagna e centri storici, Canelli, Calamandrana e Nizza Monferrato. Il progetto è possibile grazie alla vittoria di un bando regionale, primo posto ex aequo su una cinquantina di proposte. «Si tratta di un percorso dalla lunga storia, ne parlavamo già nel 2006 – commenta Marco Gabusi, sindaco di Canelli e presidente della Provincia – Nel tempo si è lavorato anche a una rete ampia di percorsi ciclabili che oggi, nel nostro caso ma anche in provincia di Alessandria, vengono realizzati in una prospettiva globale».
Pedalare tra i luoghi significativi di Canelli
Ad aver probabilmente favorito il progetto nella valutazione è un altro bando vinto da Canelli, che vedrà in parallelo la realizzazione di una ciclabile di 6 km che congiunge i luoghi più significativi della città. «Per noi è un grande risultato aver fatto sinergia tra comuni, collegando tra loro due core zone del sito UNESCO per un progetto dalle molte valenze – anticipa il collega nicese Simone Nosenzo – Il turismo dal nord Europa richiede possibilità come queste. Ma il lavoro è stato anche, di concerto con le aziende, quello di costruire percorsi in sicurezza con cui i residenti della zona possano andare al lavoro approfittando di una mobilità diversa e più sostenibile».
Costo 1,5 milioni di euro
Le risorse messe a disposizione ammontano a 1,5 milioni di euro. Dalla cassa di espansione di Canelli si potrà attraversare il Belbo su una passerella, percorrere un tratto parallelo alla ferrovia fino a raggiungere la stazione di Calamandrana. Altre tappe l’area industriale calamandranese, poi in direzione Nizza passando per via Volta con un doppio percorso a congiungere presidio dei Boidi, stazione, ex macello. Conclusione del tragitto sul confine con Incisa Scapaccino. Spiega l’architetto Ezio Bardini, che ha seguito il progetto insieme ai tecnici Marco Allocco, Stefano Merlino e Paolo Pasquetti: «L’idea è stata quella di andare incontro alle richieste del bando unendole alle esigenze del territorio. Si è prestata inoltre attenzione all’interesse paesaggistico dei tratti attraversati».
Convenzione firmata in estate
La convenzione sarà sottoscritta durante l’estate, progetto definitivo a inizio 2019 con avvio dei lavori entro la fine dell’anno. Entrata a regime della ciclabile tra il 2020 e il 2021. Tra gli elementi collaterali in fase di studio, la possibilità di piccoli hub lungo il percorso, per esempio per riparare le bici in caso di foratura. Conclude il sindaco calamandranese Fabio Isnardi: «Vorrei ringraziare i tecnici per l’ottima disponibilità. Spero che questa iniziativa plachi le polemiche che hanno visto contrapporre ciclabili e ferrovia. Le due cose possono convivere».
Una risposta
Finalmente, qualcuno si è accorto che la pista ciclabile non deve invadere la sede ferroviaria, ma, scorrendo accanto o quasi, ne può costituire un adeguato complemento.
Rammentiamo inoltre che la linea Pavesiana è tassello di collegamenti non solo con le colline delle Langhe e del Monferrato, ma anche con le Alpi Marittime e la Francia, oltre che percorso alternativo in direzione Torino e parte di un corridoio Padano medio che, attraverso Torre Beretti, Pavia, Cremona e Mantova, corre fino a Monselice e, pertanto, dovrebbe andare incontro a migliorie per poter svolgere nella maniera più valida il suo prezioso servizio: si potrebbe cogliere la palla al balzo per procedere, in occasione dei lavori per la pista ciclabile, al raddoppio della tratta Nizza – Calamandrana – Canelli ed all’eliminazione del maggior numero possibile di passaggi a livello, il tutto accompagnato da un riassetto dei piazzali, con tanto di sottopassaggio e / o sovrappasso pedonale.