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Dagli Abbagnale al dopofestival
nel weekend di bomber Perrone

Abbagnale (Giuseppe) forever! Averne di gente così nel non sempre trasparentissimo mondo dello sport. Un grande campione, di una disciplina che richiede incredibili risorse di energie fisiche e

Abbagnale (Giuseppe) forever! Averne di gente così nel non sempre trasparentissimo mondo dello sport. Un grande campione, di una disciplina che richiede incredibili risorse di energie fisiche e nervose, che si è rivelato grande anche nella vita dimostrando come il rigore e la serietà si possano mettere in campo anche quando le leggi sono esempi di straordinaria stupidità e colpiscono uno di casa. In uno scenario quotidianamente riempito dagli irricevibili teatrini del calcio, dal doping atletico che non sembra avere confini, dai motorini elettrici che danno un aiutino alle bici da corsa, certe prese di posizione sembrano arrivare da un mondo molto lontano, ben diverso da quello che ci troviamo di fronte ogni giorno e che pare sempre più difficile riconoscere come il nostro.

Bell'esercizio di ricerca di identità, cambiando, è il caso di dirlo, palcoscenico, se si è assistito, tanto o poco, al Festival di Sanremo. Si dirà: che c'entra questo con lo sport? Intanto è pur sempre una gara e poi ha un'audience pari a quello di una partita della Nazionale di calcio e questo qualcosa vorrà pur dire anche perchè nella parte più divertente dell'evento – il dopofestival – si è notata una inquietante affinità tra i comunicatori sportivi e quelli canori, soprattutto per quanto riguarda la soverchiante quantità di presuntuosi tromboni in gita dopolavoristica presenti in Riviera. Tutte cose che ci inducono a tornare frettolosamente sui nostri palcoscenici, assolutamente più praticabili e meno ingombranti, dove ritrova il sorriso stringendo i denti l'Asti Calcio, che si aggrappa alla classe di Marco Perrone per superare il San Giuliano Nuovo.

Più pianti che sorrisi dagli altri campi, dove il San Domenico pare oramai aver perso la via del successo, il Colline e la Nuova SCO perdono nei rispettivi big match. E se arrivano delusioni anche da volley e pallacanestro, dove Hasta e My Glass cadono (mentre continuano la loro corsa ai vertici in D femminile Careddu e PlayAsti di pallavolo), siamo curiosi di rivedere all'opera gli Orange del futsal, sperando che la pausa per gli Europei non abbia frenato la favolosa cavalcata dei nostri verso l'apice della serie A. Sabato, contro Latina alle 17,30, Ramon e soci cercheranno di ripartire con le marce alte e far dimenticare ai compagni De Luca e Romano la delusione di Belgrado. Ha vinto la squadra più forte, onore alla Spagna.

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