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San Lazzaro più forte della querelle
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San Lazzaro più forte della querelle

Alla fine ha vinto lui, il Palio, a prescindere dalle patetiche battaglie di retroguardia  inscenate dal nostro primo cittadino sulla questione dei puro o mezzo sangue o dal pasticciaccio brutto della tribuna stampa dove c’era di tutto e di più alla faccia della sicurezza

Alla fine ha vinto lui, il Palio, a prescindere dalle patetiche battaglie di retroguardia  inscenate dal nostro primo cittadino sulla questione dei puro o mezzo sangue o dal pasticciaccio brutto della tribuna stampa dove c’era di tutto e di più alla faccia della sicurezza: una vera e propria bufala piuttosto che un provvedimento di salvaguardia. Ha vinto il Palio perché lo spettacolo c’è stato – anche il mossiere fa spettacolo al Palio – la gente c’è stata in gran quantità e San Lazzaro ha fatto cappotto con il Paliotto tant’è vero che quelli del tamburello pare abbiano suggerito agli organizzatori di introdurre il sistema dei punteggi tanto per non far vincere sempre gli stessi. A proposito di punteggi, pare che il sistema faccia acqua anche nella pallapugno che pure era stata la prima ad introdurlo, tanto da indurre ad un clamoroso segno di protesta (mancato ritiro dei premi) contro certe decisioni federali in merito, i due big Vacchetto e Campagno al termine della finale di Coppa Italia andata meritatamente al primo. Tornando ai nostri temi prediletti, ecco che, dopo aver mandato a ramengo le partecipazioni russe a Olimpiadi e bella compagnia, la Wada assolve 95 dei 96 atleti indagati per doping.

Definire ridicola e inquietante la cosa è un atto di pura gentilezza. D’altra parte fa anche rumore la richiesta di sospensione dirigenziale di Andrea Agnelli per la nota questione della collusione con cosche varie, facendo passare sottotraccia il vero problema che non è quello della responsabilità o meno di Agnelli, bensì questo: c’è o non c’è la mafia sulle curve degli stadi? Passando a cose più divertenti, non credo si pecchi di eccessiva euforia se si definisce eccellente – nomen omen – l‘avvio di campionato di San Domenico e Alfieri Asti, così come la combattutissima finale di Coppa Italia di tamburello femminile tra Settime e Tigliole con l’ennesima vittoria delle prime, ma questa volta solo al tie-break.

Brillanti anche gli allievi della Vittorio Alfieri, quarti ai tricolori di società di prove multiple e, restando sul terreno delle giovani promesse, di forte interesse pare l’iniziativa regionale dei laboratori antidiscriminazione “Sport nella Rete” che prevede anche un turno astigiano ai primi di Ottobre al circolo della Way-Assauto. Infine uno sguardo al futuro prossimo con la partecipazione, in settimana, di Aldo Roggero e Luigi Grattapaglia ai mondiali di bocce a Casablanca. Come si dice: “crepi il lupo”.

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