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I funerali di Giovanni Gallo
Cronaca

«Altruista fino all’ultimo minuto della sua vita»

Ieri pomeriggio i funerali di Giovanni Gallo, morto con Roberto Guazzo nel drammatico incidente di ritorno dalla partita del Toro

L’ultimo saluto a Giovanni

C’era anche Comi, ex giocatore granata, a dare l’ultimo saluto al tifoso Giovanni Gallo ieri pomeriggio davanti alla parrocchiale di Cantarana. Ma soprattutto c’erano gli amici di una vita, ed erano tanti, tantissimi, oltre duemila persone che in silenzio hanno partecipato all’omelia celebrata da Don Carlo che con affetto si è rivolto alla moglie Simona, alle figlie Giorgia e Giulia, ai genitori Pina e Pierenzo, ricordando l’affetto e la complicità di un marito, un papà, un figlio.

L’omelia del parroco

«Giovanni era un un uomo normale, di quella normalità speciale delle persone per bene. Il dolore che ci accomuna in questo terribile pomeriggio non si può esprimere, ma ci porta anche un messaggio di grande speranza: l’affetto e i momenti di elevatissima umanità di questi giorni di lutto e di veglia che hanno unito ancora di più le nostre piccole comunità», ha esordito Don Carlo in una preghiera che si è trasformata in un abbraccio verso le figlie di Giovanni. «La vostra era una famiglia unita in modo raro, ricordate e andate avanti perché la vita merita di essere vissuta».

Le testimonianze d’affetto

Presenti alla celebrazione le amministrazioni comunali, le Pro loco, le associazioni della Valtriversa, i gagliardetti delle penne nere che hanno intonato il Silenzio, i ragazzi, gli allenatori e i dirigenti della Polisportiva di Baldichieri di cui Giovanni era presidente, gli amici del Torino Club Valtriversa Granata di cui, insieme a Roberto Guazzo (l’altra vittima dell’incidente), era tra i soci fondatori, e tantissimi giovani e compagni di scuola delle figlie che in chiesa hanno fatto sentire la loro vicinanza con una commovente preghiera di Sant’Agostino.

Il ricordo del sindaco compagno di scuola

Commossa il sindaco Roberta Franco, coscritta e compagna di scuola di Giovanni, con la voce spezzata, ha voluto dare il suo ultimo saluto: «Mai avrei immaginato di dover essere io, da sindaco, a dare l’ultimo saluto a Giovanni da parte della nostra comunità che, con una coralità a cui poche volte ho assistito, si è stretta attorno ai suoi cari per dimostrare affetto e riconoscenza a una persona straordinaria capace di unire professionalità, umanità e capace di un altruismo di cui ha dato prova fino all’ultimo minuto della sua vita. A giugno avremo festeggiato insieme i primi 50 anni con i coscritti del 1968: sentiremo forte la sua mancanza».

Marzia Barosso

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