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Cronaca

Armi e stupefacenti: padre e figlio arrestati

Tutto è iniziato con un servizio straordinario di controllo del territorio delle Volanti della polizia di Asti con il Reparto prevenzione crimine di Torino in corso Savona

Armi e stupefacenti scoperti dalla polizia

Armi e stupefacenti scoperti dalla polizia e padre e figlio sono finiti nei guai. Tutto è iniziato nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio in cui erano impegnati nella serata di mercoledì, in corso Savona, le pattuglie delle Volanti della polizia di Asti insieme ai colleghi del Reparto prevenzione crimine di Torino.

Gli agenti, intorno alle 20,30, hanno fermato un giovane di 21 anni, residente nella stessa zona di corso Savona, alla guida di una Chevrolet Cruze. Un normale controllo, ma i poliziotti, notando quello che ritenevano un atteggiamento di nervosismo, hanno perquisito la vettura, scoprendo alcuni grammi di hashish ed un coltellino a serramanico. Hanno deciso allora di proseguire la perquisizione anche nell’abitazione del ragazzo.

Perquisizione anche in casa

«Lì è stato trovato altro hashish, circa 3 etti, ed è stato notato appeso ad un muro un cinturone con proiettili da caccia inseriti negli appositi supporti – ha spiegato questa mattina (venerdì) nel corso di una conferenza stampa in Questura il commissario capo Daniele Capone che coordina le Volanti, con accanto l’ispettore capo Liliana Maccario dell’Ufficio immigrazione che ha operato con i colleghi nella serata di mercoledì – Si è allora stabilito di estendere la perquisizione domiciliare anche alla camera del padre del giovane, entrambi incensurati. L’esito dell’intervento è davvero rilevante».

Una pistola rubata e oltre 500 munizioni

«Tra il materiale sequestrato, una pistola con due caricatori da 12 proiettili, pieni, risultata rubata nel 2015 ad Abbiategrasso, un revolver con cinque colpi con numero di matricola abraso, armi giocattolo prive del tappo rosso e modificate, in grado di sparare e una di esse con residui di polvere da sparo, ed altre su cui si faranno accertamenti tecnici e verifiche. Inoltre 588 munizioni di vario tipo, proiettili di diverso calibro, non riferibili alle armi sequestrate, e per fucili. E alcuni grammi di cocaina. Da rilevare come padre e figlio non avessero alcun porto d’armi o permesso di detenere quelle munizioni», ha aggiunto il Capo delle Volanti. Padre e figlio sono stati arrestati per il possesso della droga; a carico del papà, un 42enne, impiegato, l’arresto anche per il possesso delle armi. Sequestrati anche un tesserino della polizia penitenziaria di cui la polizia non ritiene giustificato il possesso, una balestra e un fucile ad aria compressa fabbricato in Turchia e privo di punzonatura, «considerata dunque un’arma clandestina», ha evidenziato Capone.

Gli accertamenti proseguono

L’attività di controllo è durata tutta la notte e gli accertamenti proseguiranno per stabilire la provenienza delle armi e delle munizioni e comprendere i contorni del ritrovamento avvenuto. «La Squadra mobile è al lavoro – evidenzia la Questura – per verificare la rete dei contatti dei due arrestati per l’approvvigionamento dello stupefacente e l’eventuale impiego delle armi».

Marta Martiner T.

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