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Cronaca

Auto, bici e macchinari industriali pagati ma mai arrivati: sette denunce per truffa

Annunci da tutta Italia e truffatori che intascano caparre e poi si dileguano. Le indagini dei carabinieri

I raggiri soprattutto via web

Dalla casalinga all’imprenditore, dallo studente all’artigiano, dal pensionato al commerciante, la truffa corre on line. Lo sanno bene i carabinieri che nei giorni scorsi hanno notificato sette denunce a carico di altrettanti “venditori” che invece si sono rivelati dei “furbi” in cerca di soldi facili.

La prima denuncia ha riguardato una pregiudicata 35enne di Carlentini, provincia di Siracusa che aveva messo in vendita su un gruppo Facebook una bicicletta del valore di 300 euro: un artigiano di Moasca aveva preso contatti con lei, aveva concluso l’acquisto e, come pattuito, le aveva inviato la cifra tramite ricarica Postepay ma, purtroppo, non ha mai ricevuto la bicicletta.

L’Iphone non è mai stato spedito

Sempre di Moasca l’operaio che, sempre su Facebook, ha acquistato un Iphone a 400 euro da due donne di Pomigliano d’Arco, della quale una ancora minorenne. Anche in questo caso, a fronte del pagamento, non è mai stato inviato il cellulare.

Un hacker si fa versare sul suo conto on line il pagamento di una macchina etichettatrice

Truffa al contrario, invece, per una azienda che produce macchine enologiche nel Canellese: ha inviato una etichettatrice del valore di 15 mila euro ad Alcamo, su ordine di acquisto di una società del luogo. Ma non ha mai ricevuto il pagamento. Indagini dei carabinieri della stazione di Alcamo hanno appurato che l’azienda acquirente non aveva colpa nel mancato pagamento dell’etichettatrice perchè lo aveva effettuato ma su un conto corrente sbagliato, indicato da un romeno 27enne che era riuscito ad accedere abusivamente alla posta elettronica e alla corrispondnza con l’azienda canellese. Aveva così indicato per il pagamento il suo conto corrente on line personale.

Auto, materassi, mixer per cucina comprati su sito di cose usate

E poi ancora altri tre casi: una pensionata di 61 anni di Nizza che ha acquistato un’auto usata per 1800 euro da un commerciante di 36 anni di Collegno che non gliel’ha mai consegnata; un impiegato di Nizza che ha comprato 5 materassi su Facebook e, dopo l’invio di una caparra di 200 euro no nha mai ricevuto la merce. In questo caso, le indagini dei carabinieri della stazione di Nizza hanno consentito di risalire ad un pregiudicato di Airasca. Caparra persa anche per un operaio di Mongardino che tramite il sito Subito.it aveva acquistato un mixer da cucina inviando una somma di 270 euro come anticipo. Ma anche in questo caso il prodotto non è mai stato inviato e un pregiudicato di Oschiri, provicia di Sassari, è stato denunciato dai carabinieri di Montegrosso.

 

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