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Caccia a “furbetti” e sequestri agli evasori
Cronaca

Caccia a “furbetti” e sequestri agli evasori

E’ stato reso nei giorni scorsi il bilancio della Guardia di Finanza di Asti con la sua attività racchiusa nei 12 mesi del 2016

Un anno di controlli per frenare, in questo momento di crisi, le “fughe in avanti” dei disonesti e degli evasori a scapito di cittadini, imprese e professionisti seri che, nonostante le difficoltà, si attengono alle regole fiscali e tributarie.

E’ stato reso nei giorni scorsi il bilancio della Guardia di Finanza di Asti con la sua attività racchiusa nei 12 mesi del 2016.

Un anno in cui i controlli sono stati concentrati soprattutto sulle evasioni più grandi, sulle frodi fiscali, sulle illegalità nella gestione della spesa pubblica e sugli sprechi di risorse per le categorie più in difficoltà.

Partendo dai reati più gravi, quelli legati ad evasioni fiscali di medio e alto importo, i finanzieri astigiani hanno condotto 240 verifiche, controlli e altre azioni a tutela degli interessi erariali; parallelamente sono state eseguite indagini contabili su 25 casi. Non si parla di controlli “a campione” ma di verifiche selezionate e mirate la cui scelta è stata dettata da un controllo incrociato delle oltre 40 banche dati a disposizione degli investigatori fiscali. Un modo di operare che può a tutti gli effetti essere definita una “intelligence” del controllo economico del territorio in cui la competenza dell’investigatore consente di fare una scrematura preventiva solo analizzando i risultati e le anomalie che emergono mettendo a confronto dichiarazioni del redditi, bilanci, conti e depositi bancari, segnalazioni da altre forze di polizia.

In tutto sono state 36 le persone denunciate per reati fiscali, soprattutto per aver emesso fatture per operazioni inesistenti allo scopo di abbassare l’imponibile sul quale pagare le tasse. Altri hanno presentato dichiarazioni fraudolente, altri ancora infedeli (cioè non corrispondenti alla realtà) mentre i più disonesti non le hanno presentate per nulla, entrando nella categoria degli evasori totali, cioè totalmente sconosciuti al fisco (17 in tutto).

Anche l’Iva si presta a frodi, soprattutto grazie ai cosiddetti “caroselli” attraverso i quali, con passaggi continui di beni attraverso fatture ripetute, si rende difficili la tracciabilità e dunque la verifica sull’esatta contabilizzazione di redditi e imposta.

Daniela Peira

A fronte di queste verifiche fiscali, la Guardia di Finanza di Asti ha segnato un buon totale di sequestri di beni ed immobili da utilizzare per il recupero delle imposte evase: si parla di quasi 3 milioni e mezzo di euro già recuperati e quasi altrettanti proposti per i quali si attendono le autorizzazioni e le esecuzioni.

Una quindicina di soggetti sono stati sottoposti ad indagini patrimoniali per capire come venivano reimpiegati i soldi guadagnati illecitamente e anche per loro sono in corso delle richieste di recupero attraverso i sequestri.

Importante anche l’attività sui reati fallimentari che ha riguardato 21 aziende e la denuncia di 54 persone.

Non sono mancati i controlli ai commerciati e agli artigiani, con oltre mille esercenti attenzionati e un bilancio di irregolarità (soprattutto mancata emissione di scontrini e ricevute) che si attesta sui livelli degli scorsi anni, un 34% circa.

La lotta al lavoro sommerso ha segnato la segnalazione di 121 lavoratori irregolari di cui 114 totalmente in nero.

C’è un altro campo in cui la Guardia di Finanza pone molta attenzione ed è quello della caccia ai cosiddetti “furbetti” che dichiarano redditi minori di quanto realmente percepito per accedere ad agevolazioni sociali riservate invece a chi è davvero in difficoltà. Di “falsi poveri” ne sono stati scovati 19 mentre altrettanti sono coloro che hanno presentato autocertificazioni irregolari per beneficiare dell’esenzione del ticket.

Nel lavoro delle 1472 pattuglie che nel corso del 2016 hanno percorso le strade cittadine e provinciali, è stata sequestrata anche merce varia che non rispondeva alle norme previste per la sua commercializzazione e sono stati compiuti 8 arresti per spaccio di droga con la segnalazione al Prefetto di 18 assuntori.

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