Cerca
Close this search box.
cc forestali cacciatore
Cronaca

Cacciatore all’interno dell’oasi “Tiglione”: denunciato

Il cacciatore era stato sorpreso dalle Guardie giurate venatorie volontarie della Provincia di Asti all’interno dell’oasi di protezione faunistica “Tiglione” con il fucile tenuto al di fuori della custodia. Denunciato dai carabinieri

Cacciatore sorpreso nell’oasi “Tiglione”

Nei giorni scorsi i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Nizza hanno denunciato un 70enne per violazioni alla legge nazionale sulla caccia. Il cacciatore era stato sorpreso da alcune Guardie giurate venatorie volontarie della Provincia di Asti all’interno dell’oasi di protezione faunistica “Tiglione” a Cortiglione. Della vicenda si sono quindi interessati i carabinieri, al fine di ricostruire l’accaduto. Il cacciatore faceva parte di una squadra di cinghialisti intenta a svolgere un intervento programmato di abbattimento del cinghiale nelle vicinanze dell’oasi di protezione. Secondo la ricostruzione dei militari, alcuni componenti della squadra erano penetrati nell’area di divieto: «Uno di loro è stato sorpreso in atteggiamento di caccia, con il fucile tenuto al di fuori della custodia, con il proposito di abbattere l’animale selvatico che era sfuggito alla battuta».

Sanzione amministrativa

Le oasi di protezione sono aree destinate al rifugio, alla riproduzione ed alla sosta della fauna selvatica, pertanto l’attività venatoria al loro interno è vietata per legge, salvo specifiche deroghe e autorizzazioni.
I militari hanno accertato, nel caso preso in esame, anche violazioni amministrative a carico del responsabile della squadra di cacciatori per un importo di 400 euro.
Nello stesso giorno i carabinieri della Stazione di Cocconato hanno denunciato un 67enne cuneese per la violazione delle norme sulla protezione della fauna selvatica, in quanto nel corso di una battuta di caccia aveva ucciso un capriolo, specie animale protetta.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale