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Cronaca

Falso avvocato in trasferta arrestato dalla polizia

Si presentava come falso avvocato e dopo una complessa attività di indagine della sezione Antirapine della Squadra mobile è stato arrestato per la truffa ad un’anziana di Asti

Falso avvocato in città

Falso avvocato arrestato dalla polizia dopo una lunga e intesa attività investigativa. I poliziotti della sezione Antirapine della Squadra mobile astigiana, coordinata dal commissario capo Loris Petrillo, in collaborazione con i colleghi della Squadra mobile di Napoli, hanno arrestato un 30enne napoletano, già noto alle forze dell’ordine, perché sospettato di essere il responsabile di diverse truffe aggravate commesse ad Asti e Chieri (TO).

L’attività investigativa ha preso avvio dalla denuncia presentata da una vittima di una truffa. Si è così ricostruito il modus operandi del truffatore che aveva colpito, il quale, con modi garbati e gentili, contattava le sue vittime presentandosi come avvocato incaricato della difesa del figlio, sostenendo che questi aveva avuto un incidente e che era trattenuto in una caserma con il rischio di sequestro del veicolo.

Arresto in flagranza

Gli agenti della Squadra Mobile, attraverso un’attività di pedinamento e l’impiego di moderni strumenti di localizzazione, ha arrestato in flagrante l’uomo in trasferta, dopo un episodio di truffa messo a segno ai danni di un anziano uomo di Chieri dal quale era riuscito a farsi consegnare la somma di 750 euro e oggetti in oro per un valore di 6.500 euro.
Il Tribunale di Torino, per quell’episodio, ha condannato l’uomo ad un anno di reclusione, disponendo per lui gli arresti domiciliari a Napoli.

La collaborazione delle vittime

L’importante collaborazione delle vittime e la complessa attività di indagine portata avanti avrebbero consentito di riconoscere lo stesso uomo come sospettato di un’altra truffa, commessa nello scorso ottobre ad Asti ai danni di un’anziana donna. La ricostruzione degli episodi avvenuti, l’arresto in flagranza ed i precedenti accertamenti svolti per la truffa compiuta in città, che avrebbero trovato riscontri anche dall’analisi dei tabulati telefonici dei telefonini, hanno portato la Procura della Repubblica di Asti a richiedere ed ottenere dal Gip del Tribunale di Asti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso la Casa di reclusione di Poggioreale (NA) e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria.

m.m.t.

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