In corso Alessandria forzate slot e videolottery collegate in rete. Sulla scena del crimine sono stati rinvenuti un trapano e uno scalpello, usati presumibilmente per forzare le macchinette. Nel frattempo la polizia ha arrestato un cileno, dopo il furto di un pacco sul furgone in sosta
Si fa la conta dei danni al Tre bars di corso Alessandria, ma secondo una prima stima potrebbero quantificarsi sugli oltre 30 mila euro le conseguenze dellincursione avvenuta domenica nel locale. Era giornata di chiusura: ignoti hanno forzato una porta laterale e sono entrati puntando alle macchinette dalla sala giochi. Sono in corso le verifiche per stabilire se è stato manomesso il sistema di videosorveglianza, mentre lassalto alle slot era evidente: hanno forzato sette slot machine e cinque videolottery (più sofisticate delle slot e collegate in rete). «Ingente il danno che abbiamo subito, tra denaro rubato e macchinette rotte», spiegano al Tre bars, aperto dal 2006, unico della catena in città. Mentre una slot machine può costare intorno ai 2 mila euro, una videolottery ha un valore anche di 10 mila euro.
Abbandonati sul pavimento la polizia ha trovato un trapano e uno scalpello, gli arnesi usati per forzare le macchinette. Rubati anche 470 euro che erano in cassa. Un episodio che ha destato anche una comprensibile preoccupazione. Nella cronaca astigiana degli ultimi giorni anche un furto in una casa di località Vallarone, in via Cagna (zona corso Casale) e in unaltra in via Baudoin (nei pressi di corso Cavallotti, nel bottino anche una ventina di dipinti); e una rapina ai danni di una donna di 36 anni, in via Arno, nella zona di San Fedele. Aveva appena posteggiato lauto, quando da una Punto scura è sceso un giovane, che lha avvicinata con la scusa di chiederle uninformazione. Allimprovviso le ha strappato la borsa, dandole uno spintone e facendola cadere. Un grande spavento e il furto di circa 60 euro.
Ma nel bilancio del fine settimana cè anche un risultato messo a segno dalla polizia. La sezione antirapine della Squadra mobile ha arrestato un cileno di 52 anni, Manuel Reinaldo Leiva Arancibia, domiciliato a Genova, con laccusa di tentato furto aggravato e porto ingiustificato di oggetti da offesa. Venerdì mattina gli uomini coordinati dal sovrintendente Luca Lamberti hanno notato luomo in piazza San Secondo, in compagnia di un altro sudamericano. I due avrebbero parlottato tra loro, prendendo poi direzioni diverse. I poliziotti (in abiti civili) hanno deciso di pedinare il 52enne, che si era fermato sotto i portici di piazza Statuto, osservando i mezzi in sosta.
Sembrava guardare in particolare un furgone frigo, il cui conducente, dopo aver scaricato alcuni pacchi, si era allontanato per pochi minuti. Il sudamericano ha attraversato la strada, si è avvicinato al furgone e avrebbe preso un pacco. Allintervento dei poliziotti ha detto che il pacco era caduto e laveva raccolto; il complice intanto si era dileguato in direzione di via XX Settembre. Luomo è stato arrestato, riservando una sorpresa alla polizia: in tasca aveva una forbice da elettricista e legato intorno al petto aveva uno spago che gli inquirenti ritengono potesse servire per occultare buste o pacchi sottili, di piccole dimensioni.
Marta Martiner Testa