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L’astigiano Manera nel calendario carabinieri
Cronaca

L’astigiano Manera nel calendario carabinieri

Le sue importanti missioni umanitarie all’estero gli resero numerosi riconoscimenti. Al generale dei carabinieri astigiano Cosma Manera, nato nel 1876 e la cui salma riposa nel cimitero cittadino,

Le sue importanti missioni umanitarie all’estero gli resero numerosi riconoscimenti. Al generale dei carabinieri astigiano Cosma Manera, nato nel 1876 e la cui salma riposa nel cimitero cittadino, fu affidata la missione militare italiana per cercare e rimpatriare i prigionieri di guerra. Nel 1916 molti soldati “irredenti”, nati cioè in territorio italiano ma che si trovavano a combattere sotto la bandiera austro-ungarica, caddero prigionieri in Russia. La “Missione Manera” raggiunse fin da subito risultati esaltanti e furono 4 mila gli uomini raggiunti in Russia e messi in salvo dalla “Legione Redenta”. Fu questa, nel 1917-1918, tra le più prestigiose imprese compiute dall’ufficiale astigiano.

Il suo esempio spicca tra gli eventi raccontati dal calendario 2013 dell’Arma dei carabinieri, presentato nei giorni scorsi dal comandante provinciale, il tenente colonnello Fabio Federici, presso la caserma di via delle Corse. «Una figura di grande spicco nella storia dell’Arma, di cui l’Astigiano ha grande orgoglio», ha detto il comandante Federici del Generale Cosma Manera, il cui medagliere, donato al Comune dagli eredi dopo la sua morte, è stato tra l’altro ritrovato a Palazzo Mazzetti qualche tempo fa.

Il calendario ripercorre il terzo cinquantennio della storia dei carabinieri, dal 1914 al 1964 (si celebreranno i 200 anni dell’Arma nel 2014): dalla Prima guerra mondiale alla lotta contro la mafia in Sicilia, fino al Secondo conflitto mondiale, la battaglia di Culqualber in Abissinia, gli atti eroici di alcuni carabinieri durante l’occupazione nazista e il “Fronte clandestino di Resistenza dei Carabinieri”.

Alla presentazione del calendario 2013 erano presenti anche l’appuntato Nicola Ramairone, a cui è stato assegnato il premio Scapaccino 2012, con indosso l’uniforme d’ordinanza d’epoca, oggi usata nelle cerimonie; e il carabiniere Lara Battistella, una delle donne dell’Arma di Asti, entrambi in servizio alla stazione cittadina.

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