Uccise Pulce e Baby
Dopo la notizia dell’attacco a due caprette, madre e cucciolo, avvenuto lo scorso week end a Sant’Anna di Rocca d’Arazzo, arriva la segnalazione di un’altra mortale aggressione avvenuta qualche giorno prima ad Agliano Terme.
Ad avere la peggio sono state Pulce e Baby, due caprette che la sua proprietaria, K. F. aveva preso quattro anni fa e lasciava vivere libere nel vasto appezzamento che circonda la cascina in cui abita. Appezzamento chiuso da un recinto che non è riuscito a tenere lontano il predatore. Grande accusato sempre lui: il lupo. La certezza della responsabilità avverrà solo quando arriveranno gli esiti dell’esame del Dna su ciò che è restato delle povere bestiole, ma il tipo di attacco e i segni lasciati non danno spazio ad ipotesi alternative.
L’attacco è avvenuto di notte e solo per un caso non ha portato alla morte di altre due caprette: la sua proprietaria, appena il giorno prima, aveva deciso di dividerle e rinchiuderle in un secondo recinto più vicino alla casa.
Serve maggiore informazione
«Avevo sentito parlare di qualche attacco di lupi, ma mai in modo informato e chiaro – racconta la donna – altrimenti avrei provveduto a proteggere le mie capre, chiudendole di notte nei loro box. Quello che voglio dire, è che le istituzioni dovrebbero farsi carico di diffondere in modo massiccio la presenza dei lupi e le notizie di attacchi oltre ad informazioni che riguardano le “abitudini” di questo predatore e i consigli per evitare di avere i propri animali di affezione sbranati, così come è capitato a noi. Penso ad incontri, a volantini disseminati ovunque, a manifesti per far circolare il più possibile informazioni utili a prevenire gli attacchi».
Questo perchè mentre chi di mestiere si occupa di allevare capi “a rischio” di attacco da parte dei lupi già è informato sui metodi per prevenire sgradite carneficine, chi invece detiene capre e asinelli per hobby e per compagnia, non è detto che sia informato dei rischi.