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antonello montante
Cronaca

Montante arrestato con l’accusa di spiare le indagini di polizia e magistratura

Patron di MSA e Montante Cicli. Trovati dossier su magistrati e poliziotti in una stanza segreta di una delle sue ville

Montante ai domiciliari da stamattina

Accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di esponenti delle forze dell’ordine: questa l’accusa che ha portato agli arresti domiciliari Antonello Montante, imprenditore siciliano, ex presidente di Sicindustria (l’Unione Industriale della Sicilia) e protagonista di una importante stagione di lotta alla corruzione mafiosa.

Patron di MSA e Montante Cicli

Montante è molto conosciuto anche ad Asti dove ha sede una delle sue attività, la Msa di corso Alessandria, “azienda leader nel mercato internazionale specializzata nella progettazione e nella produzione di ammortizzatori per veicoli industriali, ferroviari ed applicazioni speciali” come recita la home della società.  Non solo. A Castell’Alfero, l’ex presidente di Sicindustria ha  un’altra delle sue società, la Italian Design Event Montante srl che si occupa della creazione e produzione di biciclette di lusso.

La stanza segreta con i dossier su magistrati e poliziotti

Il provvedimento di arresti domiciliari notificato ora a Montante (che da anni gira con la scorta) affonda le radici in un’indagine iniziata due anni fa con l’avviso di garanzia per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Venivano ipotizzati legami d’affari e rapporti di amicizia con Vincenzo Arnone, boss di Serradifalco; l’uomo è stato testimone di nozze di Montante. Nel corso dell’indagine, gli investigatori della Polizia di Caltanissetta hanno compiuto alcune perquisizioni in società e case dell’imprenditore e nella villa di Serradifalco, secondo quanto riportano alcuni quotidiani siciliani, avrebbero trovato una stanza segreta zeppa di dossier su magistrati, politici ed esponenti della società civile. Da qui l’accusa di aver creato una vasta rete di spionaggio per seguire “da vicino” l’inchiesta che era scattata nei suoi confronti in relazione alla sua amicizia con gli Arnone.

A sostegno delle accuse dell’indagine originaria, vi sono anche le parole di un pentito.

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