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pecore sbranate da cani
Cronaca

Pecore sbranate da cani e non da lupi

Arriva la conferma: le pecore sbranate a Castelnuovo Don Bosco sono opera di cani inselvatichiti, non di lupi. Lo dicono le analisi sul Dna dei resti degli animali aggrediti. Appello per chi avvistasse il piccolo branco di tre cani.

Pecore sbranate da cani e non da lupi

Le pecore aggredite in frazione Ranello di Castelnuovo Don Bosco nei giorni scorsi non sono state attaccate da lupi, ma da cani inselvatichiti. E’ arrivata la certezza di quanto già dichiarato da una guardaparco della Collina del Po chiamata ad indagare dopo la violenta aggressione e dopo la diffusione di un’isteria collettiva legata alla paura dei lupi. La guardaparco aveva escluso che si potesse trattare di lupi, dopo l’analisi delle modalità di attacco e del tipo di morsi lasciati sulle pecore e sulle capre.

La certezza data dagli esiti del DNA

La certezza arriva dall’esito del Dna prelevato dalle carcasse degli animali aggrediti. Le analisi sono state eseguite dal Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’niversità di Torino e dall’Istituto Zooprofilattico.

«Il gruppo di ricerca ha effettuato le verifiche tecniche giungendo alla conclusione che non si tratta di esemplari di lupo bensì di cani – si legge in una nota stampa dell’ente Aree Protette del Po Torinese – A ciò si è aggiunta anche la notizia che un cane di taglia grande, simile ad un cane lupo con manto chiaro e testa scura e due di taglia media simili a labrador scursi sono stati colti sul fatto mentre aggredivano delle capre. I tre animali sono stati visti anche in altre occasioni durante altre aggressioni ad altri animali».

Un appello in caso di avvistamenti

Le Aree Protette invitano dunque tutti i cittadini a segnalare ai Comuni e agli enti preposti, eventuali avvistamenti di branchi o di singoli cani che si aggirano nei territori collinari del nord astigiano a cavallo con la collina torinese.

 

 

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6 risposte

  1. Si vedono cani senza guinzaglio ovunque! nei parchi in generale con i “padroni” che se ne fregano bellamente. E’ necessaria un’ordinanza del sindaco ad Asti o maggiori controlli e multe.

  2. Questa mattina ad Asti (San fedele) girava un pastore tedesco senza guinzaglio! L’altro ieri al parco del tanaro sono stato assalito da un cane di grossa taglia, per fortuna non mi a morso, per la proprietaria andava tutto bene così. Che inciviltà!
    …queste sono le basi, queste è la sicurezza!

  3. Non c’è bisogno che venga nascosta la mia mail, intanto mi sono già scontrata col mondo intero per questa faccenda. L’isteria collettiva forse non è mai esistita credo, parlo per me, non ho paura dei lupi a quattro gambe, sicuramente sono più pericolosi quelli a due, ma è giusto che dopo tutto quello che è successo sul nostro territorio le persone siano informate e non ulteriormente spaventate. Me ne sono state dette di tutti i colori perchè in un primo tempo ho osato supporre che fossero lupi……del resto un anno fa uno è stato preso sotto un’auto in un paese del torinese, quindi credo che sia possibilissimo che possano anche scendere da noi, sarebbe una cosa grandiosa se riuscissero a cacciare animali a due gambe e non le povere pecore al pascolo piuttosto che le povere capre, tacchini, ecc.ecc. si è sentito di tutto e a quanto pare è cambiata anche la razza dei cani. Poi quando ho avvisato il 112 come mi è stato detto mi sono sentita dire che non bisogna telefonare solo perchè ho sentito abbaiare……il fatto è che erano le 22 e la cagnara era proprio nei boschi davanti a casa mia. Mi dispiace anche un pò che non siano lupi, avere almeno un lupo qui da noi ci fa sentire più montani.

  4. voglio ancora dire una cosa : tanto si parla di voler bene agli animali ma secondo voi è proprio volergli tanto bene pubblicare questa foto in cui due grossi cani sembra che si vogliano sbranare (quando magari non è affatto così)……..incute più paura questa foto che non un branco di lupi……..altro che allarmismo!!!!!!

  5. Foto verosimile di cani che si incontrano…
    Invito a studiare la psicologia del cane e dei suoi comportamenti e non trattarli come pupazzi per nutrire il proprio io bambino ferito e senza affetto.

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