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Paola Borgio Marisa Varvello e Alberto Mossino
Cultura e Spettacoli

Ponti letterari: al centro le storie di scrittori stranieri e rifugiati

Venerdì 29 marzo a Chiusano il primo incontro della rassegna. Tra gli ospiti gli autori Younis Tawfik ed Enrico Pandiani

Ponti letterari

Si chiama “Ponti letterari” la rassegna, presentata sabato scorso nella sede del Parco Paleontologico astigiano, che vedrà protagoniste le narrazioni di migranti integrati sul territorio.
Le loro storie diventeranno i mattoni di questo simbolico ponte che unirà culture diverse. Al centro, nello specifico, le storie che nascono dagli scrittori stranieri residenti in Italia e le testimonianze dei richiedenti asilo e rifugiati accolti nei territori di Castellero, Chiusano, Cortandone, Monale, Settime. Quarantacinque persone coinvolte dal Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) – Progetto Agape.
“Ponti letterari” è organizzata dai Comuni di Chiusano e Settime, insieme all’Associazione Piam che gestisce il Progetto Agape.
Al termine degli incontri ci sarà un momento di convivialità in cui i “ponti letterari” diverranno “ponti culinari”, con offerta di cibi dal mondo.

I due incontri

Il primo incontro sarà venerdì 29 marzo, alle 18 nella Sala del Municipio di Chiusano, con l’introduzione del sindaco Marisa Varvello. La conversazione tra scrittori coinvolgerà Younis Tawfik, iracheno, e Enrico Pandiani, torinese. Intorno ad un libro di Tawkik, “La sposa ripudiata” (Bompiani), si snoderà il confronto tra i due scrittori.
Dai romanzi si passerà alle narrazioni autentiche: Kardo Sabah Hamsheen, curdo iracheno, dialogherà con Laura Nosenzo e racconterà la propria storia. Parteciperà alla conversazione il mediatore culturale Dana Ahmed Arif.
Il secondo incontro sarà il 5 aprile a Settime, sempre alle 18, alla Casa del custode di via Marchesi Borsarelli 8. Dopo l’introduzione del sindaco Paola Borgio dialogheranno Karim Metref, algerino, e Cheikh Tidiane Gaye, senegalese. Il primo, attivo per la difesa dei diritti culturali dei Berberi, risiede da tempo a Torino, il secondo ad Arcore. Il dialogo nascerà dai libri “Karavan to Baghdad (Compagnia delle lettere) di Metref e “Il sangue delle parole”(Kanaga) di Gaye, che è anche poeta.
Nello spazio dedicato alle narrazioni autentiche Balde Tchirno, migrante della Guinea Bissau accolto dal Progetto Agape, si racconterà a Laura Nosenzo.
L’ingresso è libero in entrambi i casi. Da segnalare che i due appuntamenti sono destinati a essere seguiti, in futuro, da ulteriori eventi.

I commenti

Ad intervenire in occasione della presentazione Marisa Varvello, che ha descritto il processo di integrazione dei migranti a Chiusano. Quindi, Alberto Mossino, responsabile del Piam onlus, «diventato un modello di accoglienza a livello nazionale ed internazionale». E Paola Borgio, entusiasta per il progetto che si collega a tutte le iniziative prese dal Comune di Settime in passato in questo ambito.

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