Un dialogo tra un'ideale appassionata di teatro e l'immortale Bardo. Questo il soggetto del nuovo spettacolo teatrale di Luciano Nattino, ambientato nel XVII secolo, la cui protagonista è una fan ante litteram dell'Amleto. Ma che pretende un finale diverso…
Giovedì e venerdì alle 21 andrà in scena al Piccolo Teatro Giraudi l(ex chiesa di Piazza San Giuseppe) il nuovo spettacolo di Luciano Nattino Ofelia non deve morire, protagonista lattrice Patrizia Camatel, che dopo il successo e la lunga tournée nazionale con "Francesca e lEroe" ed il recente spettacolo su Antigone (in replica nelle scuole astigiane), si cimenta nellultima fatica dellautore e regista astigiano.
Si tratta di un "dialogo" tra unattrice e William Shakespeare. Nellestate del 1600, Kate, una giovane donna di Stratford-upon-Avon, cittadina natale dello scrittore, folgorata dal teatro portato in provincia da compagnie itineranti decide di andare a Londra avendo saputo del successo del suo illustre concittadino, la cui compagnia è installata nel nuovo Globe Theatre, aperto da pochi mesi. La donna riesce ad ottenere il permesso di incontrare sir William che sta ritoccando il testo dellAmleto. Kate ha assistito a ben quattro rappresentazioni della tragedia, arrivando a conoscere quasi a memoria intere sue parti.
Tra i due avviene così un dialogo, a tratti divertente, a tratti commovente, in cui la giovane donna rivela tutta la sua passione per il teatro. In più ha delle richieste precise da fare al poeta (tra cui quella che dà il titolo allo spettacolo) che accompagna con garbo e freschezza ma anche con grintosa tenacia. E questo il modo scelto da Nattino per rivelare aspetti conosciuti e non dellAmleto e di Shakespeare (attraverso brani del dramma e appunti sulla sua vita e sulla società inglese del tempo) ma anche per parlare del teatro di sempre, del suo fascino e dei suoi problemi, ieri come oggi. I biglietti sono in prevendita presso il Teatro Alfieri: intero 10 – ridotto 7 (abbonati stagione, under 25, over 60) dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17.
a.g.
