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Cultura e Spettacoli

Teatro degli Acerbi, il dramma di “Tumlin” oltre la finzione scenica

Il lato più personale degli affetti e dei ricordi di Bartolomeo Vanzetti, piemontese di Villafalletto, vittima insieme a Nicola Sacco negli anni ’20 in America di uno dei casi più controversi del Novecento, nello spettacolo scritto da Luciano Nattino riproposto dopo dieci anni

Con gli Acerbi il dramma più intimo di Bartolomeo Vanzetti

Oltre due ore di grande intensità ed emozione, che rendono partecipe il pubblico della realtà del dramma, ingiustizia e dolore che vide protagonisti due emigrati italiani nell’America degli anni ‘20.
Sabato sera a Costigliole, per la rassegna “Mezza stagione” del teatro comunale, il Teatro degli Acerbi ha riportato in scena, a dieci anni di distanza e con il cast originale, lo spettacolo di Luciano Nattino “Vanzetti. Il sogno di un emigrato italiano”. La storia di Bartolomeo Vanzetti, piemontese di Villafalletto, e Nicola Sacco, condannati e uccisi sulla sedia elettrica, per le loro idee anarchiche e per la loro condizione di immigrati italiani, viene raccontata soprattutto attraverso i lati più personali degli affetti e dei ricordi. Le amicizie giovanili, le passeggiate lungo il Maira, la passione per la natura e gli uccelli, l’amore per la mamma, morta giovane, l’attenzione per gli umili; e quell’ideale di libertà che portò “Bart” alla scelta di imbarcarsi per l’America. Un sogno di libertà che si è sgretolato tra la violenza dei sobborghi statunitensi, il difficile rapporto con gli americani e la triste condizione di emigrato italiano.

Il “non luogo” dell’Isola delle lacrime

Nello spettacolo di Nattino, interpretato dagli Acerbi con una forza che trascina nella realtà oltre la finzione scenica, la narrazione, attraverso continui flashback che seguono il “tempo della memoria”, prende avvio e si chiude a Ellis Island, quell’isola delle lacrime in cui venivano selezionati gli emigranti prima di sbarcare a Battery Park: sempre emozionante, oggi come dieci anni fa, la sequenza in cui gli attori, giunti alla terra della libertà e della speranza di una nuova vita, mostrano gli occhi, la lingua, la nuca e le mani ai medici per essere selezionati e sbarcare a New York. Poi l’attesa, in un “non luogo”, «come il teatro – diceva Nattino – anch’esso un luogo dell’esilio, di una sospensione, di una vita da rifare che ti attende». “Sold out” sabato al teatro comunale costigliolese per la speciale occasione di rivedere o assistere per la prima volta allo spettacolo; tra il pubblico anche il maestro Beppe Vessicchio.

Il testo di Luciano Nattino

In scena Fabio Fassio e Stefano Orlando, interpreti di Vanzetti e Sacco, Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Matteo Campagnoli, Dario Cirelli, Chiara Magliano, Antonio Muraca, Paola Tomalino, Federica Tripodi; scenografie di Francesco Fassone e costumi del Laboratorio Stilistico Vezza. «È lo spettacolo che più ci lega a Nattino, il primo realizzato con lui, nel 2005, e scritto appositamente: un tema che coltivava da anni e per il quale ha fatto ricerche e scritto per un anno. Un lavoro che indaga a fondo, con quella capacità unica di Nattino di ricerca e sintesi poetica, sulle lettere di “Tumlin”, sui suoi scritti, su articoli e atti di convegni, sulla sua biografia e su diversi materiali inediti. Lo portammo all’epoca in tutta Italia (Napoli, Verona, Torino, ad esempio), dopo il debutto ad Astiteatro – sottolinea Massimo Barbero – Ed è una storia che sentiamo attuale, «da gridare dai tetti», per verificare insieme quanto del passato è ancora stimolo per una riflessione sul presente e sulle sue contraddizioni».

I prossimi appuntamenti della “Mezza stagione”

La “Mezza stagione”, voluta dal Comune di Costigliole e curata dal Teatro degli Acerbi, prosegue sabato, 2 febbraio, alle 21,15: per la prima volta saranno ospiti della rassegna gli artisti del Teatro Regio Itinerante con “American graffiti”, titolo del film cult di George Lucas (1973), sinonimo del “mito americano”. Settant’anni di storia musicale d’America, entrata nel mito e tema portante della serata. Sabato 23 febbraio, alle 21, “Il mercante di monologhi” con il giullare contemporaneo Matthias Martelli, attore emergente del panorama italiano. Per entrambe le serate, dopoteatro nella Cantina comunale dei vini. Completa il programma una domenica a teatro (17 febbraio), con il ritorno della compagnia “Il dottor Bostik” e il poetico spettacolo di teatro di figura “Il melo gentile”, per grandi e piccini. Ingressi 12 euro, ridotto 10, per la domenica a teatro 5 euro. Prevendite ad Asti da Fumetti Store e a Costigliole alla Tabaccheria Borio Carlo. Possibilità di prenotazione telefonica al numero 3392532921. Info: www.teatrodegliacerbi.it e su Facebook, teatro.degli.acerbi.

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