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Imprenditori cinesi ad Asti in cerca di partnership
Economia

Imprenditori cinesi ad Asti in cerca di partnership

Gli accordi commerciali tra aziende astigiane e cinesi e il futuro della Way Assauto: questi i temi dell’incontro di lunedì in Municipio

Gli accordi commerciali tra aziende astigiane e cinesi e il futuro della Way Assauto a partire dal suo trasferimento nella nuova sede di corso Casale, dove svilupperà un polo di ricerca.

Sono stati questi i due temi principali dell’incontro di lunedì in Municipio tra il sindaco Fabrizio Brignolo, i vertici della multinazionale cinese Nanyang Cijan Auto Shock Absorber Co., proprietaria dal 2011 della Waya, e una delegazione composta da due rappresentanti delle Istituzioni e otto imprenditori provenienti da Xichuan, città in cui ha sede la multinazionale. Incontro che ha seguito, di pochi giorni, l’annuncio ufficiale del trasferimento della Waya dalla sede storica di via Antica Cittadella a corso Casale, nei pressi di Portacomaro stazione, nel capannone che ospitava la Nuova Olter.

Oltre a Zhao Zhijun, presidente della multinazionale Nanyang Cijan Auto Shock Absorber Co., la delegazione era composta da altri otto imprenditori (un general manager e sette presidenti) di grandi aziende di Xichuan, appartenenti a vari settori (dalle costruzioni alla gomma/plastica, dai prodotti metallurgici alla meccanica di alta precisione). Tutti interessati a sviluppare rapporti commerciali, collaborazioni, partnership con aziende piemontesi. Insieme a loro anche i rappresentanti delle Istituzioni, ovvero Lu Hanwei, sindaco di Xichuan, affiancato dall’assessore Quin Zhencai.

Molto favorevole a favorire la collaborazione tra le economie delle due città il sindaco Fabrizio Brignolo. Il primo cittadino ha affermato di essere onorato dell’interesse dimostrato dagli imprenditori cinesi. «Auspico – ha sottolineato – che la collaborazione nata con la Waya possa svilupparsi anche in altri settori, sia in ambito industriale, grazie a lavoratori e tecnici molto esperti, sia in ambito agricolo, legato alla trasformazione dei prodotti e alla produzione del vino. Siamo quindi disponibili a collaborare per agevolare altri investimenti che vorrete fare in Italia».

D’accordo il sindaco Lu Hanwei: «Speriamo – ha affermato – di collegare le vostre tecnologie avanzate al mercato immenso di Xichuan, attraverso una collaborazione a livello industriale, agricolo e turistico che possa portare ricchezza ad entrambe le città». Un discorso che va inquadrato nel contesto di riferimento.

Xichuan, infatti, è una contea appartenente alla regione di Henan, caratterizzata da una storia molto antica, dove ha avuto origine la cultura Chu; conta 746mila abitanti ed è caratterizzata da una buona base industriale. Inoltre è protagonista del più famoso progetto di canalizzazione di acqua tra il Nord e il Sud della Cina. Il programma della visita è proseguito nel pomeriggio con l’incontro all’Unione industriale, alla presenza dei vertici delle più importanti aziende associate, e con la visita alla Waya.

«E’ stato un incontro molto interessante – ha commentato Paola Malabaila, presidente dell’Unione industriale – che ha gettato le basi per una collaborazione commerciale fattiva. Le aziende cinesi si sono dimostrate molto interessate ad instaurare rapporti commerciali, soprattutto nei settori metalmeccanico, automotive, agroalimentare, delle energie rinnovabili e dello smaltimento rifiuti, con la richiesta comune di tecnologia innovativa e avanzata».

Tanto che, al termine dell’incontro, il sindaco Hanwei e la presidente Malabaila hanno siglato un accordo di collaborazione economica e commerciale. La visita della delegazione proseguirà oggi con un giro turistico a Torino, per continuare domani con la visita alla Util di Villanova e alla Saclà.

Elisa Ferrando

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