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Sindacati: «Alla Sgl Italia esuberi vicini al 50%»
Economia

Sindacati: «Alla Sgl Italia esuberi vicini al 50%»

Lunedì mattina un presidio di lavoratori si è infatti riunito davanti ai cancelli degli stabilimenti. Presenti i 120 dipendenti dell’azienda che hanno incrociato le braccia per uno sciopero di otto ore che ha visto il 100% di adesione.

Sventolano le bandiere dei sindacati davanti alla Sgl Italia di Castelnuovo Calcea. Lunedì mattina un presidio di lavoratori si è infatti riunito davanti ai cancelli degli stabilimenti. Presenti i 120 dipendenti dell’azienda che hanno incrociato le braccia per uno sciopero di otto ore che ha visto il 100% di adesione. Il motivo di questa protesta è stato presto spiegato dagli stessi lavoratori: la scorsa settimana i vertici dell’azienda hanno comunicato, e già eseguito, l’intenzione di trasferire la produzione degli stampaggi di plastica in un’altra sede del gruppo della N&W Global Vending, colosso mondiale dei distributori automatici per bevande e snack. Una decisione che porterà ad una riduzione del 40% della produzione nel reparto stampaggio con un conseguente esubero di 25 persone.

In totale però, il trasferimento di questa parte della produzione avrà ripercussioni anche sul reparto montaggio con un calcolo finale degli esuberi vicino, ci dicono i sindacati, al 50% sul totale dei dipendenti. «Siamo preoccupati. Non soltanto per i colleghi che rischiano il posto di lavoro ma per il futuro dello stabilimento astigiano. Temiamo che questa sia soltanto la premessa che porterà alla chiusura» spiegano le RSU aziendali della Fim, i metalmeccanici della Cisl. Difficilmente, infatti, gli esuberi potranno essere assorbiti nel reparto montaggio, in cui già sono stati attivati i contratti di solidarietà.

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Lucia Pignari

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