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Spesa a domicilio, sgravi fiscali per i negozi
Economia

Spesa a domicilio, sgravi fiscali per i negozi

Sono aperte le adesioni al progetto ideato da Comune e associazioni di categoria Ascom Confcommercio e Confesercenti per potenziare i servizi offerti dai negozi di vicinato

Sono aperte le adesioni al progetto ideato da Comune e associazioni di categoria Ascom Confcommercio e Confesercenti per potenziare i servizi offerti dai negozi di vicinato.

L’idea è proporre ai piccoli supermercati e ai negozi di alimentari di vicinato di proporre il servizio di consegna della spesa a domicilio, utile alle persone anziane o che, in generale, hanno difficoltà ad uscire e muoversi. Negozi che, in cambio del servizio offerto, potranno beneficiare di sgravi a livello di tasse comunali attualmente allo studio dell’Amministrazione.

Il progetto è stato discusso nei giorni scorsi in Municipio, alla presenza del sindaco Maruzio Rasero e degli assessori Mariangela Cotto (Politiche sociali) e Renato Berzano (Bilancio), mentre in rappresentanza delle associazioni di categoria erano presenti il direttore di Ascom Confcommercio Claudio Bruno e il presidente di Confesercenti Andrea Visconti.

«Com’era una volta – ha affermato l’assessore Cotto – pensiamo ai negozi come “antenne sociali”, luoghi vicini e riconoscibili che possano concretamente fornire una soluzione a problemi e necessità quotidiane. È nostro compito lanciare questa proposta di far incontrare un bisogno con gli esercizi commerciali che vorranno accompagnarci».

In città le persone con oltre 75 anni sono quasi il 13% della popolazione (dati al 31 dicembre 2016). Una presenza destinata a crescere, peraltro in un territorio che comprende una vasta area frazionale e una consistente diminuzione di piccoli negozi.

Unanime il consenso delle associazioni di categoria. «L’iniziativa – hanno commentato Claudio Bruno e Andrea Visconti – fa tesoro di esperienze precedenti o svolte in maniera autonoma, e suona come incentivo e promozione alla clientela in un settore che negli ultimi anni ha perso imprese attive, tra botteghe artigiane e piccoli negozi».

«Come associazioni – hanno concluso – coinvolgeremo i nostri associati, in particolare dell’agroalimentare, per fornire una mappatura cittadina delle disponibilità, utile a far incontrare la domanda e l’offerta».

Un plauso all’iniziativa anche da parte del sindaco Rasero e dell’assessore Berzano, i quali hanno sottolineato come dia «una visione del commercio che per sua presenza e intelligenza apre a nuove forme di solidarietà verso la cittadinanza».

Elisa Ferrando

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