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Villanova, ancora Il Faro per la Casa di riposo
Economia

Villanova, ancora Il Faro per la Casa di riposo

Sarà ancora “Il Faro” a gestire la Casa di Riposo “San Giovanni Evangelista” di Villanova d’Asti

Sarà ancora “Il Faro” a gestire la Casa di Riposo “San Giovanni Evangelista” di Villanova d’Asti. L’offerta presentata dalla cooperativa astigiana, che fa capo a Giovanni e Giorgio Maldonese (rispettivamente presidente e amministratore delegato della cooperativa sociale), è infatti risultata complessivamente quella più vantaggiosa fra quelle pervenute a seguito del bando di gara emesso dalla casa di riposo.

Otto le offerte giunte nei termini stabiliti dal bando, tutte giudicate pertinenti dopo la prima seduta della commissione di gara presieduta da Mauro Violato e composta da Tiziana Taricco e Mauro Borgo in qualità di membri esperti e da Simona Melano quale segretaria verbalizzatrice. Consistente il ribasso presentato dal Faro, che a fronte di una base d’asta stabilita in 2.857.950 euro (per tre anni di gestione) ha presentato un’offerta di 2.529.450 euro. Per avere un termine di paragone va detto che la cooperativa sociale Bios, risultata seconda nella graduatoria finale del bando, concorreva con un’offerta di 2.791.220 euro, e sempre per chiarezza generale va anche ricordato come nel punteggio finale di assegnazione l’offerta economica, per quanto determinante, non fosse l’unico criterio valutato dalla commissione.

In base al bando, infatti, fra i criteri di assegnazione vi erano anche la valutazione del tipo di servizio offerto, nonché le garanzie date per il suo espletamento. Come fra l’altro aveva già a suo tempo sottolineato lo stesso presidente del CdA del “San Giovanni Evangelista”, Mauro Violato, al momento di presentare alla stampa la gara d’appalto a carattere europeo che il CdA aveva predisposto. In attesa di essere convalidata dopo la verifica delle credenziali presentate da “Il Faro”, l’assegnazione è al momento stata fatta in via provvisoria e ufficializzata con la determina del Responsabile Unico del Procedimento, nonché presidente del CdA del San Giovanni Evangelista, Mauro Violato. Il tutto è avvenuto lo scorso 7 aprile, dopo 4 sedute di commissione per valutare a fondo tutti i requisiti presentati nelle varie offerte dai concorrenti all’appalto, che concedeva la gestione in “global service” della casa di riposo villanovese per trentasei mesi, più altri dodici di possibile proroga.

«L’esito della gara – spiega il presidente Violato – rappresenta chiaramente una soluzione di continuità con l’attuale gestione, il che vuol dire, soprattutto per i dipendenti in forza presso la nostra struttura, proseguire un rapporto per alcuni già più che consolidato nel tempo. In casi come questo la gara è sempre di esito incerto ed è comprensibile che le maestranze la vivano con una certa apprensione.» La cooperativa Il Faro, che gestisce diverse case di riposo nella nostra provincia, era subentrata nella gestione in global service della Casa di Riposo San Giovanni Evangelista ad agosto del 2014 (con procedura di assegnazione fatta d’urgenza) causa il ritiro improvviso dell’allora gestore dei servizi, la cooperativa Agorà.

Ritiro avvenuto peraltro in circostanze mai del tutto chiarite, almeno pubblicamente, dalla stessa cooperativa dimissionaria. Scaduto lo scorso gennaio, il contratto conseguente a quell’assegnazione era stato di fatto prorogato alla cooperativa astigiana per permettere l’espletamento del nuovo bando di gara, completatosi con un’assegnazione che le permetterà almeno per i prossimi tre anni (se non quattro), di continuare ad essere presente nella struttura villanovese. Quest’ultima proprio lo scorso anno ha ottenuto la convenzione regionale che garantisce agli ospiti meno abbienti fino al 50 per cento di contributo integrativo. Quarantaquattro i posti disponibili nella struttura, dei quali 20 per persone non autosufficienti. Le rette, aumentate l’ultima volta proprio in concomitanza con l’ottenimento della convenzione regionale, variano fra i 1300 e i 2350 euro, a seconda del grado di autosufficienza dell’ospite.

Franco Cravero

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