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Rivoluzione d’ottobre: cosa resta dopo 100 anni?
Cultura e Spettacoli

Rivoluzione d’ottobre: cosa resta dopo 100 anni?

Nella sede di via Brofferio si rievocheranno alcune date storiche i cui anniversari sono avvenuti nel corso del 2017: 100 anni dalla Rivoluzione d’ottobre (1917), 50 dalla morte di Ernesto Che Guevara (1967), ma anche 10 anni dalla fondazione della stessa Casa del Popolo

Saranno tre giorni di riflessioni, buona musica e approfondimenti su temi legati all’attualità quelli che organizza la Casa del Popolo da venerdì 10 a domenica 12 novembre. Nella sede di via Brofferio si rievocheranno alcune date storiche i cui anniversari sono avvenuti nel corso del 2017: 100 anni dalla Rivoluzione d’ottobre (1917), 50 dalla morte di Ernesto Che Guevara (1967), ma anche 10 anni dalla fondazione della stessa Casa del Popolo, un luogo dove l’impegno politico della Sinistra astigiana incontra un vivace ambiente culturale e impegnato nel mondo del sociale.

«Dopo i tre giorni di festa dedicati ai 10 anni della fondazione abbiamo pensato che fosse interessante dedicare un evento per ricordare i 100 anni dalla Rivoluzione d’ottobre e ciò che ha significato nella storia – spiega Stefano Bego – Il primo appuntamento sarà, però, venerdì, alle 18, con l’incontro “Abolire la legge Fornero è possibile e necessario”. Sul tema discuteranno Gianpaolo Patta, rappresentante Cgil presso il Comitato di controllo dell’Inps e Seck Mamadou, segretario Fiom Cgil di Asti». L’incontro si inserisce nella discussione in corso dopo l’annuncio del Governo di alzare l’età pensionabile a 67 anni e che, secondo la Sinistra, è solo un primo passo verso un altro obiettivo: arrivare al “traguardo” dei 70 anni. Durante l’incontro verranno spiegati i motivi del no a questa riforma e indicate alcune soluzioni per coprire la spesa pensionistica senza bisogno di innalzare l’età. Tra queste, mettere «un tetto alle pensioni d’oro, spesso conseguite senza un’adeguata copertura di contributi, oppure scorporando dal bilancio dell’Inps le risorse destinate all’assistenza che in tutta Europa sono a carico della fiscalità generale». Dopo l’incontro sulla Legge Fornero, alle 21, la Casa del popolo ospiterà il gruppo degli Statuto per un concerto tratto dal nuovo album “Zighidà”.

Sabato 11 si svolgerà la Cena della rivoluzione, alle 20, seguita dallo spettacolo/conferenza “Socialism is in the air” realizzato da alcuni ragazzi per raccontare il loro viaggio nell’ex Repubblica Sovietica.

Domenica, alle 18, l’atteso incontro “Russia 1917: i dieci giorni che sconvolsero il mondo; cento anni dopo cosa rimane di quelle speranze?”

Di Rivoluzione, del crollo dell’impero dello Zar e dell’ascesa di Lenin ne parleranno lo storico Sergio Dalmosso e il ricercatore e direttore scientifico dell’Israt Mario Renosio.

«Quella rivoluzione ha cambiato il mondo – racconta Giovanni Pensabene – ed è stata un punto di riferimento per le classi dei lavoratori di tutti i Paesi. Ne parliamo quando le conquiste dei lavoratori vengono smantellate una dietro l’altra, a cominciare dall’Italia che sta facendo da apripista per altre nazioni». Durante i tre giorni della festa sarà anche possibile visitare una mostra sul “Che”, icona della Rivoluzione cubana e ancora oggi mito che gode di un forte ascendente sui giovani, non solo impegnati politicamente. Tutti gli appuntamenti alla Casa del Popolo saranno ad ingresso gratuito.

Riccardo Santagati

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