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Sport

Corse di preparazione al Palio, le migliori accoppiate si confermano

Dino Pes vince due volte, Simone Mereu sfiora la doppietta

Cavalli, ben poche le novità

Non granché ricca di indicazioni la prima serata dedicata alle prove di addestramento dei mezzosangue in vista del Palio 2018, svoltasi sabato sera sulla pista del “Censin Bosia” e organizzata dal Collegio dei Rettori. Non sono infatti emerse particolari novità rispetto a quanto già si sapeva. Gli esemplari più quotati nella quasi totalità dei casi hanno confermato la loro affidabilità, mentre i cavalli emergenti che hanno “rubato gli occhi” sono stati appena un paio. Alla mossa Antonio Gagliardi, reduce dall’esperienza a Mordano.

Prima batteria

Al canapo della prima batteria, dallo steccato: Urano Baio (Andrea Farris), Farfadet du Pecos (Sandro Gessa), Viki Fortuna (Alessio Migheli), Uron (Giuseppe Zedde), Bomario da Clodia (Michel Putzu) e Ultrasonic (Antonio Siri).
Putzu partiva davanti, tallonato da Gessa. Il fantino di Tanaro chiedeva molto al suo Farfadet nell’azione d’attacco a Putzu e veniva superato da Zedde e Migheli. “Gingillo” col suo Uron, ci provava nel terzo giro e guadagnava la testa, chiudendo davanti a Bomario, ottimamente gestito da Putzu, e Migheli. Sul palo: 1° Zedde su Uron; 2° Putzu su Bomario da Clodia; 3° Migheli su Viky Fortuna.

Seconda batteria

Seconda batteria, al canapo dallo steccato: Socrates de Bonorva (Martin Ballesteros), Bonantonio da Clodia (Valter Pusceddu), Calliope da Clodia (Dino Pes), Serafinu (Giuseppe Zedde), Shambhala (Luigi Bruschelli) e Ultimo Baio (Sandro Gessa).
Buona la seconda. Pusceddu era un fulmine a portare il suo Bonantonio in testa, precedendo Gessa e Zedde. Nei primi due giri la situazione non cambiava, mentre nell’ultima tornata il fantino di Tanaro chiedeva il massimo sforzo in traiettoria esterna al suo Ultimo Baio, bruciando d’un nulla Pusceddu. Terzo Zedde, lui pure protagonista di un finale in crescendo. Sul palo: 1° Gessa su Ultimo Baio; 2° Pusceddu su Bonantonio da Clodia; 3° Zedde su Serafinu.

Terza batteria

Terza batteria, dallo steccato: Ulderigo (Alessio Giannetti), Umatilla (Giovanni Atzeni), Audace da Clodia (Alessio Migheli), Tiepolo (Valter Pusceddu) e Zarino (Donato Calvaccio).
Era subito gran battaglia tra Pusceddu ed Atzeni, con sorpassi e controsorpassi nei primi due giri. L’attacco decisivo lo sferrava “Bighino” sul finire della seconda tornata, con Atzeni che calava visibilmente e veniva superato anche da Migheli. Sul palo: 1° Pusceddu su Tiepolo; 2° Migheli su Audace da Clodia; 3° Atzeni su Umatilla.

Quarta batteria

Quarta batteria, dallo steccato: Buriana da Clodia (Michel Putzu), Turok (Andrea Farris), Veneranda (Nicolò Chiara), Ribelle da Clodia (Dino Pes), Quan King (Carlo Sanna) e Yoghi da Clodia (Antonio Siri).
Tre le partenze annullate. Al via buono Sanna si portava in testai, inseguito da Farris e Putzu. “Brigante”, col suo cavallo vincitore a Fucecchio, conduceva per due giri, mentre alle sue spalle Pes sopravanzava Farris e Putzu, “Velluto” completava l’opera nel terzo giro, infilando Sanna, scavalcato nel finale anche da Siri. Sul palo: 1° Pes su Ribelle da Clodia; 2° Siri su Yoghi da Clodia; 3° Sanna su Quan King.

Quinta batteria

Quinta batteria, dallo steccato: Villana (Simone Mereu), Robolt (Dino Pes), Vento Fresco (Sandro Gessa), Preziosa Penelope (Francesco Carìa) e Vittorino (Giovanni Atzeni).
Gagliardi trovava subito l’allineamento. Dopo 30 metri Carìa fermava. In testa andava Pes, insidiato da Atzeni, al quale però non riusciva mai il sorpasso. Formidabile terzo giro di Mereu, che prima infilava Atzeni e poi andava a caccia della vittoria attaccando Pes. Quest’ultimo conservava d’un soffio la prima posizione. Gessa scavalcava Atzeni ed era terzo. Sul palo: 1° Pes su Robolt; 2° Mereu su Villana; 3° Gessa su Vento Fresco.

Sesta batteria

Sesta batteria, dallo steccato: Quarzo Blu (Carlo Sanna), Superbia de Sedini (Enrico Bruschelli), La Gioconda (Simone Mereu), Voulture (Luigi Bruschelli), Su Monte (Nicolò Chiara) e Nefertiti (Alessandro Chiti).
Mereu era un gatto alla mossa e si portava in testa davanti a Chiti e ad Enrico Bruschelli. Tentava di risalire dalle retrovie Trecciolino, ma era solo un fuoco di paglia. Chiti calava e Sanna lo passava. Mereu reggeva alla grande precedendo nell’ordine Enrico Bruschelli e Carlo Sanna.
Sul palo: 1° Mereu su La Gioconda; 2° E. Bruschelli su Superbia de Sedini; 3° Sanna su Quarzo Blu.

Settima batteria

Settima batteria, dallo steccato: Trattu de Zamaglia (Alessandro Cersosimo), Queen Winner (Francesco Carìa), Ultimo (Enrico Bruschelli), Rasta di Montalbo (Mattia Chiavassa) e Vento di Tempio (Donato Calvaccio).
Due false e poi il via valido: Chiavassa era svelto a prendere la testa, davanti a Cersosimo. Dietro Bruschelli e Calvaccio, più staccato Carìa. Cersosimo nel secondo giro rompeva gli indugi e attaccava Chiavassa superandolo. Le posizioni non cambiavano più. Sul palo: 1° Cersosimo su Trattu de Zamaglia; 2° Chiavassa su Rasta di Montalbo; 3° Calvaccio su Vento di Tempio.

Massimo Elia

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