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Cotto: «Palio da grandi numeri
Edizione bis per i cinquant’anni»

Il Palio 2015 passerà agli annali come uno dei più riusciti dall’anno della ripresa (1967). Tormentato, è vero, da polemiche anche aspre riguardo all’incidente e alla morte del purosangue di

Il Palio 2015 passerà agli annali come uno dei più riusciti dall’anno della ripresa (1967). Tormentato, è vero, da polemiche anche aspre riguardo all’incidente e alla morte del purosangue di San Secondo, ma comunque premiato da numeri e risultanze di assoluta rilevanza. All’Assessore alla Cultura Massimo Cotto abbiamo chiesto una disamina ed un bilancio dell’evento settembrino da poco archiviato.

«E una domanda che richiede due risposte distinte. Se prendiamo in considerazione i dati numerici – afferma Cotto – ovvero biglietti venduti, persone presenti nel catino e affluenza turistica dire che la manifestazione è riuscita sarebbe persino riduttivo. L’interesse per l’evento è cresciuto di molto, la curiosità che lo stesso ha contribuito a creare portando in città tantissime persone è stata evidente. Tribune completamente esaurite, si è parlato di Palio sulle più importanti testate ed emittenti nazionali, insomma, si è arrivati a toccare un livello di interesse e partecipazione davvero rilevante. Non è possibile però fare finta di nulla riguardo all’incidente occorso al cavallo di San Secondo, un episodio che non ha certo lasciato indifferenti la macchina organizzativa e tutti gli appassionati. Una macchia che ha offuscato una giornata meravigliosa. Si è trattato di una fatalità, non mi stancherò mai di dirlo: nessun altro Palio d’Italia è attento ai problemi della sicurezza quanto lo è il nostro. Tutte le misure possibili per garantire la sicurezza di cavalli e fantini da noi vengono messe in pratica. C’è un ordinanza Martini che noi applichiamo nella sua totalità, ma talvolta può succedere l’imponderabile….»

Assessore Cotto, la vicenda dell’incidente e poi della morte del cavallo di San Secondo andava gestita diversamente dal punto di vista mediatico?
«Torno a battere forte in proposito sul tasto della “privacy”. Tutelare i diritti e la riservatezza di chi si è trovato coinvolto in questa triste vicenda ha portato l’amministrazione comunale a subire attacchi molto duri. Dal punto di vista giuridico l’amministrazione non è però attaccabile e chi lo fa accanendosi contro la stessa è in malafede. Noi non abbiamo tentato di nascondere nulla e neppure cercato di evitare le polemiche. E al riguardo voglio fare un passo in più ipotizzando: qualora l’amministrazione fosse stata in possesso di notizie dettagliate sull’accaduto e le avesse rese note, le polemiche non sarebbero forse scoppiate ugualmente?»

A Siena sono accaduti incidenti seri a due cavalli in occasione degli ultimi Palii, ma le reazioni sono state più contenute e si sono smorzate in breve tempo. Come lo spiega?
«Perchè a Siena c’è un’intera città che abbraccia il Palio, lo protegge e lo difende. Viene fatto fronte comune, mentre da noi, purtroppo, tutto questo non succede. Sarebbe fondamentale arrivarci.»
Su facebook, alla fine di settembre, è nato un Gruppo Libero che si chiama “Quelli che vogliono il Consorzio per la tutela del Palio di Asti” che ad oggi ha raccolto quasi 2000 adesioni. Lei come come giudica questa iniziativa?
«Massima disponibilità nel valutare ogni eventuale proposta. Cio chè il Gruppo svilupperà andrà preso in considerazione. E se la formazione di un Consorzio o di un Ente a tutela del Palio si rivelerà decisiva, l’amministrazione certamente non si opporrà. Mi preme però sottolineare che a tutela dell’evento vi è già l’articolo 2 del Regolamento ufficiale della manifestazione.»

Assessore Cotto, riguardo all’idea di allestire un Palio straordinario nel 2016 per celebrare le cinquanta edizioni della manifestazione?
«Visti i dati davvero confortanti dell’edizione 2015 credo sia il momento di cavalcare l’onda e rilanciare. Ciò che intendo proporre è una settimana intera di appuntamenti, gran parte dei quali ovviamente gravitanti nell’orbita paliesca, che si svilupperebbero nella prima settimana di maggio. Infatti dopo i “fuochi sul Tanaro” e il martedì di San Secondo, appuntamenti canonici legati alla ricorrenza patronale, avremmo giovedì il Paliotto, venerdì le Cene Propiziatrici, sabato il Corteo Storico e la domenica il Palio straordinario. Al quale per Rioni, Borghi e Comuni non vi sarà obbligo di partecipazione. E’ mia intenzione sottoporre questa proposta al Collegio dei Rettori.»
Chiudiamo con le giovani leve…
«Le nuove generazioni stanno crescendo bene, grazie al lavoro svolto in molti Comitati. Ho potuto sperimentare personalmente quanto stia crescendo l’interesse dei più piccoli verso il Palio. Rappresentano un patrimonio fondamentale che per nessuna ragione dovrà andare disperso.»

Massimo Elia

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