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Palio, saggi contro il capitano
Serve maggiore chiarezza

Opportuno fare ordine, sviluppare considerazioni e trarre le necessarie conclusioni su quanto è avvenuto e sta avvenendo nel mondo del Palio. Il sabato che ha preceduto la manifestazione è stato uno

Opportuno fare ordine, sviluppare considerazioni e trarre le necessarie conclusioni su quanto è avvenuto e sta avvenendo nel mondo del Palio. Il sabato che ha preceduto la manifestazione è stato uno dei giorni più problematici e difficoltosi nella storia dell'evento. Si è tentato di arginare con decisioni extra regolamento ad una situazione che, in un primo tempo tenuta volutamente nascosta dalle menti pensanti, è poi esplosa in tutta la sua gravità nel primo Consiglio del Palio, convocato con un ritardo chilometrico rispetto a quanto l'evolversi dei fatti avrebbe richiesto. La famosa lettera stilata dal Comitato Palio di San Secondo ha messo il dito nelle piaga (più d'una in verità) scaturite da un voluto "non utilizzo" del Regolamento.

Fino ad arrivare ad una conclusione da brividi, il 10 novembre, con il Capitano abbandonato al suo destino e lasciato in balìa di Rettori che pretendevano (magari non solo da lui) chiarimenti e delucidazioni in proposito. Unico dato tangibile la cenere che Clerico si è cosparsa sul capo, attribuendosi sia colpe sue (ammesse) che di altri (non ammesse). Emersi i particolari è iniziato il tiro al bersaglio. Un unico obiettivo al centro mirino, colui che nel frattempo aveva provveduto a sanzionare sei fantini, uno dei quali, Chiavassa, in maniera pesante (tre anni) e cinque, Ballesteros, Enrico Bruschelli, Coghe, Farris e Villella, con un richiamo. Riguardo a Chiavassa Clerico ha valutato l'accaduto con gli strumenti e le apparecchiature in suo possesso (filmati e fotografie), giungendo insieme al Magistrato ad affibbiare al fantino una squalifica (tre Palii) che ha scatenato un secondo putiferio paliesco, persino più eclatante del precedente.

A vantaggio della memoria corta di alcuni, ricordiamo che la discrezionalità nel decidere è sempre stata peculiarità esclusiva del Capitano, basata sulla sua competenza e sul supporto di eventuali strumenti esterni. Qualcosa però non quadra. Il nostro Palio, già di suo uno dei più sicuri d'Italia per tutta una serie di norme e misure da tempo applicate a tutela del benessere di fantini e cavalli, si è autoimposto nel 2014 un ulteriore giro di vite in seguito al triste episodio avvenuto al canapo nel 2013. Il presidente del Consiglio del Palio nonché Sindaco di Asti Fabrizio Brignolo, aveva puntato forte su questo aspetto, chiedendo a più riprese e con grande vigore sia a Clerico che al mossiere Bircolotti massima rigorosità nel valutare il comportamento dei fantini tra i canapi. E Bircolotti e Clerico hanno raccolto l'invito.

Ma siccome il "barnum" paliesco fornisce ultimamente sorprese a getto continuo, ecco che la commissione dei cinque "saggi" (o esperti se preferite) chiamata a relazionare sulle misure decise da Clerico e composta da Brignolo, dagli ex Capitani Bagnadentro e Sodano, dal Rettore di San Paolo Ghia e dal vicerettore di Tanaro Maurizio Rasero ha girato la frittata, smentendo Clerico quasi "in toto" nell'ormai famosa serata Champions di Sala Pastrone. La figura del Capitano, già fortemente ridimensionata dalla creazione della commissione di esperti che la privava di una sua competenza esclusiva (ennesima correzione regolamentare in corso d'opera) è diventata un vuoto contenitore, ridotta quasi alla stregua di un normalissimo sfilante. Quanta saggezza nelle parole dell'ex Capitano Mario Vespa, che in un Consiglio pre-Palio aveva lanciato l'allarme sottolineando come lui stesso ed i suoi predecessori avessero sempre interpretato e applicato alla lettera il regolamento, sia in primo grado di giudizio che eventualmente nel correggere a posteriori le proprie decisioni, qualora il ricorrente avesse prodotto valide prove o argomentazioni a sua discolpa.

E siamo in dirittura d'arrivo. Manca un tassello, che dovrebbe essere posizionato in occasione del prossimo Consiglio, prosecuzione di quello sospeso mercoledì. La data? Da definire. Quesiti finali: i "saggi" (e sulla composizione della commissione si potrebbe discutere per giorni) hanno assolto (quasi) tutti, ma che succederebbe se i Rettori votando in Consiglio li smentissero e dessero ragione al Capitano? ll "saggio quintetto" ne verrebbe fuori con le ossa rotte. Altro autogol? Improbabile stavolta, anche perché pare che le grandi manovre siano già partite. Alla prossima puntata!

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