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Attualità

In un documentario le storie
dei malati a fine vita

Firmata un'intesa fra lo staff di Cure Palliative dell'ospedale, l'associazione Con Te e il regista Andrea Deaglio. Previste le riprese nei prossimi mesi in ospedale, nelle strutture di degenza e nelle case dei pazienti. Ognuno racconterà la sua dimensione "umana" di fronte alla malattia, al di là dei ruoli rivestiti

<Dottore, sa qual è il problema? E' che ho 77 anni e non ho mai pensato di morire. Adesso che finalmente lei mi ha aiutato a capire, mi rendo conto che ho paura. Ma non per me o perchè dovrò morire, ma perchè non so se avrò il tempo di fare tutto ciò che è necessario per tutelare mia moglie non autosufficiente e incapace di intendere e di volere>. E' il racconto toccante di uno dei tanti pazienti del servizio di Cure Palliative dell'Asl di Asti diretto dal dottor Giuseppe Parello. Fra un anno, forse, tante storie come queste verranno raccontate direttamente dai protagonisti e le potremo vedere in un film documentario su qualche canale tv monotematico. E' stato appena firmato, infatti, un protocollo d'intesa per la realizzazione del progetto "Persone…" con la Mu Produzioni Audiovisive di Andrea Deaglio, un regista torinese che ha diretto diversi docufilm di carattere sociale.
Come attori non protagonisti i medici, gli infermieri, i volontari delle Cure Palliative (in seno al quale è nata l'associazione onlus Con Te) e loro, i pazienti colpiti da malattie che non prevedono guarigioni. Pazienti non solo oncologici, ma tutti quelli che si trovano di fronte ad aspettative di vita abbreviate.
<L'idea è quella di uscire dai propri ruoli -spiega il dottor Parello- e di raccontare come ognuno affronti ogni giorno queste relazioni dal punto di vista umano. Io non parlerò da medico, ma da uomo che ha scelto questa particolare specializzazione medica e così faranno i componenti del mio staff. I pazienti narreranno la loro malattia non tanto in termini clinici, quanto soprattutto in termini di riflessioni ed elaborazioni di quanto sta per accadere loro. Non a caso il progetto si chiama "Persone…" perchè l'intento è di far emergere le emozioni e i sentimenti che guidano le azioni di tutti coloro che sono a contatto con malattie di fine vita>.
Un medico filosofo, Parello, che ha fortemente voluto il servizio di Cure Palliative per consentire a chi è condannato dalla malattia e ai suoi famigliari di poter affrontare serenamente il domani. Attualmente, anche grazie ad un contributo dell'associazione Con Te che ha consentito l'assunzione della dottoressa Marina Gavioso, lo staff delle Cure Palliative dispone di due medici, 5 infermieri, 1 fisioterapista, 1 psicologo, 20 volontari e 2 assistenti sociali. Fra l'assistenza domiciliare e gli ambulatori di Asti, Nizza e Canelli vengono seguiti una ventina di pazienti in fase avanzata di malattia.
<Abbiamo già qualche nome di pazienti disposti a raccontare davanti ad una telecamera quest'ultimo tratto di strada della loro vita -confida il dottor Parello- e le immagini verranno girate sia in ospedale che nelle abitazioni dove molti hanno scelto di rimanere, accuditi dalle famiglie e seguiti dal nostro staff>. Uno di loro, non solo ha già dato la propria adesione, ma ha già addirittura "dettato" i suoi pensieri sulla malattia, per paura di non essere più in grado di farlo quando cominceranno le riprese.
A corredo degli interventi verranno girati "contributi" attraverso foto o video della vita del paziente prima della malattia e, nel caso, anche del dopo.
<L'obiettivo ultimo, quello più ambizioso -conclude il dottor Parello- è l'utilizzo della narrazione come strumento affinchè la dimensione umana della persona diventi aiuto reciproco per entrare nel profondo della fragilità del fine vita>.

Daniela Peira

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