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Come ritrovarsi dopo la perdita di un figlio durante la gravidanza

Perdere un figlio durante la gravidanza o dopo il parto non è un evento raro e coinvolge genitori di tutto il mondo, senza distinzione di età o appartenenza etnica e sociale
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Perdere un figlio durante la gravidanza o dopo il parto non è un evento raro e coinvolge genitori di tutto il mondo, senza distinzione di età o appartenenza etnica e sociale.

E’ un’esperienza straziante a cui non si è preparati, che ha in sé qualcosa di innaturale: il coincidere dell’inizio della vita con la morte. Cancella un legame profondo che inizia prima della nascita, fatto di scambi psichici, sensoriali e biologici e che stimola una dimensione immaginaria, in cui tutti si preparano all’arrivo del bambino.

Quando tutto ciò si interrompe, si perde qualcuno con cui non si hanno tracce di un rapporto visibile agli altri. Questo complica le cose perché rende meno legittimo il dolore e la condivisione dei propri sentimenti. E’ anche per questo che se ne parla poco e le donne che si trovano a vivere questo evento rischiano di sentirsi un’eccezione e quindi “sbagliate”. Nonostante la nostra cultura fatichi a comprenderlo come tale, l’aborto è un evento luttuoso e chi lo vive ha bisogno di tempo e di spazi di ascolto amorevoli. Essere informati e poter condividere permette di sentirsi meno soli, meno sbagliati, può aiutare a normalizzare la situazione, a vederne l’uscita e a tollerare il dolore con maggior consapevolezza. Accogliere ed elaborare tale sofferenza è un compito difficile, ma indispensabile per investire nuovamente in aspetti vitali del sé e riguarda non solo chi è coinvolto direttamente dall’esperienza, ma anche gli operatori del settore, che con il loro contributo sono implicati inevitabilmente in questo processo.

Venerdì 12 aprile, alle 18, presso il Centro di Psicoterapia e Psicologia Clinica Studio Ventuno, in via Natta 21 ad Asti, si terrà l’incontro di approfondimento “Il lutto perinatale. Ritrovarsi dopo la perdita di un figlio in gravidanza”, aperto alle famiglie e agli operatori interessati.

Condurranno la dott.ssa Raffaella Baino e la dott.ssa Giulia Guasco, psicologhe psicoterapeute, in collaborazione con le Ostetriche di Luna di Mamme.

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