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Pirogassificatore, inquinamento e salute: la parola agli esperti
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Pirogassificatore, inquinamento e salute: la parola agli esperti

La posizione dell'amministrazione comunale di Mombercelli rispetto al progetto di pirogassificatore, prima, e di impianto per la produzione di cippato e pellet, poi, è stata fin dal primo momento

La posizione dell'amministrazione comunale di Mombercelli rispetto al progetto di pirogassificatore, prima, e di impianto per la produzione di cippato e pellet, poi, è stata fin dal primo momento molto netta, chiarissima. «Abbiamo intenzione di ostacolare in ogni modo lecito la realizzazione dell'impianto che la società chiede di costruire nella zona della Piana. La popolazione si è attivata. Spero che questa storia finisca presto e che poi ci metteremo al lavoro tutti insieme per progetti per il bene di tutti», ha ribadito il sindaco Luigi Torchiano mercoledì sera di fronte a 500 persone, all'incontro alla sede della Pro Loco sul tema "L'aria che tira", organizzato dal Comune e dal Comitato Difesa Valtiglione guidato da Antonio Sconfienza.

Il Comune si è avvalso della consulenza di due tecnici, il dottor Federico Balestreri, medico Isde, e l'ingegner Massimiliano Bosco, le cui relazioni saranno presentate alla conferenza dei servizi in programma per i prossimi giorni. Dati illustrati alla popolazione nella serata informativa, voluta per «far conoscere i progetti e le scelte che si stanno portando avanti per tutelare qualità dell'aria ed economia». Un quadro preoccupante quello presentato dal dottor Balestreri, che, attraverso i modelli di simulazione usati anche dallo studio EpiAir, ha messo in relazione l'inquinamento atmosferico e l'insorgere di patologie, fornendo anche i numeri dell'aumento di mortalità in caso di aumento di inquinamento. E ha evidenziato come «la centralina di rilevamento posizionata a Vinchio presenta già ora sforamenti di azoto e PM10 superiori al numero previsto dalla legge».

L'ingegner Bosco ha invece confortato il pubblico, tra cui c'erano molti sindaci e amministratori dei paesi della zona, quali Agliano, Montaldo, Castelnuovo Calcea, Montegrosso, presentando le norme previste dalla legge regionale per migliorare l'aria e salvaguardare l'ambiente e la salute e i requisiti previsti per l'autorizzazione o meno di nuovi impianti. «Teniamo conto che Mombercelli è inserito in una zona di Piano 3P e le Province valutano le domande con particolare attenzione agli effetti di breve e lungo termine delle nuove emissioni in atmosfera, perseguendo un bilancio ambientale positivo: in termini pratici, occorre compensare e per "accendere" qualcosa di nuovo si dovrà "spegnere" qualcos'altro», ha detto l'ingegner Bosco. «Ma aggiungo che occorrono quattro pareri obbligatori e favorevoli per autorizzare un nuovo impianto: quelli di Comune, Provincia, Asl e Arpa».

La serata, coordinata da Eugenia Rosso, ha portato anche esempi concreti di attenzione alla salvaguardia dell'ambiente e della viticoltura di pregio delle nostre zone. Marco Violardo, sindaco di Castagnole Lanze per dieci anni, fino ad un mese fa, ha raccontato l'iniziativa "Adotta un filare" nata nel 2009 e che ha già raccolto 1.500 adesioni in varie parti d'Italia. Il sindaco di Vinchio Andrea Laiolo ha illustrato il lavoro fatto dal 2006 e che ha portato ad ottenere per Vinchio la certificazione ambientale: «E' importante per le amministrazioni mettere in atto tutte le procedure per migliorare l'ambiente e lavorare insieme a progetti che portino al bene di tutti». Il giornalista Davide Panzieri, responsabile per il Piemonte di "Slow wine", ha poi posto l'attenzione sulle importanti realtà vitivinicole della zona, sicuramente da tutelare attraverso la tutela dell'ambiente.

Interventi in chiusura di Gianfranco Miroglio, impegnato da sempre sui temi dell'ambiente e già presidente dell'Ente Parchi, di Giancarlo Dapavo di Legambiente e di Mario Aresca, che ha seguito da uditore i primi incontri della Conferenza dei servizi: «Arpa e Asl non mi sono sembrati molto preoccupati, e questo, devo dire, non mi ha tranquillizzato neanche un po', dalle possibili implicazioni di un nuovo impianto, di cui non riteniamo l'opportunità sul nostro territorio: sono convinto che noi abbiamo ragione e ci prepariamo alla lotta!».

Marta Martiner Testa

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