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Orange-Lazio, ottovolante di emozioni
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Orange-Lazio, ottovolante di emozioni

Vanno in rete Lima Celentano e Garcias, prima del pari finale dello scatenato Salas. Match intenso, gestito nel bene e nel male dalla formazione di casa. Ora per gli Orange inizia ora la fase in discesa del girone d’andata: sabato prossimo sfida con la matricola Verona, attualmente penultima

“Ognuno è artefice della propria sorte”, questo recita un famoso detto latino, e tutto sommato sta proprio in questa frase il succo di Asti Calcio a 5-Lazio. Un match ricco di spunti, giocato da due grandi squadre, gestito nel bene e nel male dalla formazione di casa. Al Palasanquirico finisce 3-3, e tutto sommato questo è il risultato più giusto: i ragazzi di Tabbia hanno provato a vincere la gara, ma hanno pagato a caro prezzo alcune imprecisioni. Il sodalizio di Maria Cristina Truffa ha a questo punto due lunghezze di vantaggio sulla seconda della classe in classifica, i capitolini, attualmente un po’ attardati in graduatoria, danno la sensazione in ogni caso di avere armi sufficienti per puntare allo scudetto.

Il tecnico piemontese lascia a riposo Vampeta e Cavinato, e punta su Garcias e Marquinho, D’Orto invece rinuncia a Marcio Forte e decide di alternare tra i pali prima Patrizi, nel corso della prima frazione di gioco, poi il titolare Barigelli. Primo brivido al 2’ quando Fortino di testa anticipa Patrizi, ma trova la deviazione del portiere ospite. Il botta e risposta tra capitolini e padroni di casa arriva al 5’: Bacaro impegna al miracolo Kiko, Marquinho in contropiede fallisce una buona opportunità. Il quintetto di D’Orto, su una grande ripartenza di Salas, davvero ispirato, ha con Ippoliti una evidente palla gol, ma il numero 10 non inquadra lo specchio da pochi passi.

Lima ben presto risponde, con un destro fulmineo dalla distanza che fa tremare la traversa. A passare a condurre, però, sono gli ospiti, che insaccano in mischia dopo un batti e ribatti fortunoso con lo scatenato Salas. Asti deve inseguire e nello spazio di meno di un minuto ribalta il punteggio. Dopo un miracolo di Kiko su Bacaro, Lima impatta in acrobazia da pochi passi (Dimas tenta in fallo di mano sulla linea di porta per evitare la rete e viene ammonito). Sulle ali dell’entusiasmo gli orange volano, i capitolini sono in difficoltà: è l’astigiano doc Antonio Celentano a insaccare il 2-1 con un bolide sul primo palo da fuori area che si insacca a mezza altezza.

La ripresa inizia lentamente, poi è Dimas a impattare di punta in diagonale cogliendo la difesa orange un pizzico distratta. Lo stesso laterale poco dopo subisce il secondo giallo e lascia i suoi in inferiorità numerica. Ramon e compagni sfruttano appieno l’occasione e trovano il 3-2 con il primo gol in maglia piemontese di Hernan Garcias, abile di destro a infilare Barigelli sotto la traversa con un tiro preciso e potente di collo interno. Ognuno è artefice della propria sorte, dicevamo, e, come in un paradosso, colui che ha regalato il vantaggio ai suoi nel finale di gara perde palla e concede a Salas l’opportunità di partire in contropiede e insaccare il definitivo tre a tre dopo un’azione travolgente conclusa con un tiro di rara potenza sotto la traversa. Sipario, con qualche rammarico.

Inizia ora la fase in discesa del girone d’andata per l’Asti C5, che sabato prossimo affronterà la matricola Verona, attualmente penultima. Nelle sfide successive, gli orange troveranno di fronte a loro Napoli, Venezia, Marca e Putignano.

Davide Chicarella

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