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Carlo Acutis
Attualità

Una reliquia di Carlo Acutis sarà esposta per i giovani della Diocesi di Asti

Da domenica 7 febbraio in occasione degli incontri zonali, quando verrà ricordata la figura dello studente milanese proclamato Beato lo scorso ottobre

Sono state pianificate nei giorni scorsi, dall’equipe della Pastorale giovanile della Diocesi, le attività per i prossimi mesi compatibili con le restrizioni dovute alla pandemia.
«Anche se stiamo vivendo un periodo complesso – spiega don Rodrigo Limeira, responsabile della Pastorale giovanile – abbiamo portato avanti l’attività di programmazione. E questo sia per l’importanza di guardare al futuro, dando un segnale di speranza ai ragazzi, sia per non trovarci impreparati quando si potrà tornare a vivere senza troppe restrizioni. Un programma che, comunque, si affiancherà alle varie iniziative on line, che ovviamente continueranno».
«Il calendario che avevamo pensato mesi fa – prosegue – è quindi stato rimodulato. Ovviamente seguiremo l’evoluzione della pandemia, verificando di volta in volta quali appuntamenti potranno essere confermati».

La preghiera al Sacro Cuore e la Casa del giovane

Dopo l’incontro di preghiera sullo stile della comunità ecumenica di Taizè, svoltosi venerdì scorso nella parrocchia del Sacro Cuore in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, da ieri (lunedì) ha riaperto la Casa del giovane di via Giobert 20.
Sede della Pastorale giovanile, questo spazio funzionava come aula studio e luogo di ritrovo per gruppi parrocchiali e associazioni.
«Ora è aperta solo come aula studio per studenti delle superiori e dell’università – spiega il sacerdote – mentre le attività di gruppi e associazioni sono sospese. Per accedere è necessario indossare la mascherina e igienizzarsi le mani, e anche i posti sono limitati per consentire il distanziamento».
La Casa del giovane è aperta lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 12.30 alle 17.30; mercoledì dalle 12.30 alle 15.

Gli incontri zonali e la reliquia di Carlo Acutis

Per quanto riguarda, poi, gli appuntamenti futuri, il primo sarà un ciclo di incontri con i giovani delle varie zone in cui è divisa la Diocesi di Asti. «Saranno interessati – indica don Limeira – i ragazzi della fascia post Cresima e frequentanti le scuole superiori, che da diversi mesi stanno vivendo un momento molto difficile a causa della pandemia che ha stravolto le loro giornate. Il tutto sempre nel pieno rispetto delle norme anti contagio. Saranno incontri che si svolgeranno in chiesa e che proporranno anche un approfondimento sul Beato Carlo Acutis, modello di vita per tutti i ragazzi».
La Diocesi di Asti, infatti, ha ricevuto, alcuni giorni prima di Natale, una reliquia del giovane milanese stroncato nel 2006, a soli 15 anni, da una leucemia fulminante. Dichiarato Venerabile da Papa Francesco nel 2018, è stato proclamato Beato lo scorso ottobre ad Assisi.

Le parole del vescovo Prastaro

A riceverla il vescovo Marco Prastaro. «Il movimento del Rinnovamento dello Spirito – racconta il vescovo – aveva contattato l’anno scorso la famiglia Acutis per organizzare un incontro in occasione dell’iniziativa “Tenda della misericordia”, che si svolge ogni anno a giugno. L’appuntamento, cui doveva intervenire la mamma di Carlo, Antonia Salzano, è poi saltato a causa della pandemia. Così nei mesi scorsi sono stato contattato dalla signora Salzano, che ha proposto di inviarmi un reliquia del figlio (una minuscola parte del corpo) all’interno di una teca, insieme a materiale informativo sulla vita del figlio. Nel corso della telefonata mi ha spiegato come, oltre che per le origini piemontesi della famiglia, Carlo fosse legato ad Asti perché amava molto la chiesa di San Secondo, che aveva visitato più volte, e in quanto si era interessato ai due miracoli eucaristici avvenuti in città secoli fa».
Carlo, infatti, nonostante la giovane età aveva sempre dato testimonianza della sua profonda fede. Aveva anche realizzato, grazie ad un lungo e meticoloso lavoro di ricerca, una mostra sui miracoli eucaristici. Intitolata “Segni”, sta ora girando tutti i santuari del mondo.
«La reliquia – continua don Limeira – sarà esposta in occasione di tutti gli incontri zonali, che avranno cadenza mensile, quando tratteggeremo ai ragazzi la figura di Carlo».
Il primo appuntamento sarà domenica 7 febbraio alle 16.30 presso la parrocchia Don Bosco, quando si terrà anche una messa presieduta da monsignor Prastaro.
«L’intenzione – conclude il vescovo – è poi organizzare successivamente momenti di esposizione della reliquia aperti a tutta la cittadinanza».

Elisa Ferrando

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