Basamento già pronto
Tutto è pronto. La base circolare di un metro e 12 in cemento, la corona di spuntoni in acciaio, il collegamento alla rete elettrica (nella foto). Procedono veloci i lavori per erigere la SRB struttura portante, di 33 metri, dell’antenna Wind Tre che sorgerà accanto al cimitero di Cinaglio. Poco più in là, su una collinetta alberata, c’è la chiesa di San Felice patrimonio artistico e “luogo del cuore” del paese.
Comitato di cittadini contro
Così lo definisce un rappresentante del comitato di cittadini che si è costituito per esprimere la loro opposizione alla struttura che sta per nascere. «Noi siamo decisamente contrari a questa ferita al nostro paesaggio, ai nostri beni artistici e storici». La soprintendenza alle belle arti non ha voce in capitolo trattandosi di una struttura che si erige su un terreno comunale. «Ma la nostra storia è un bene nostro che vogliamo a tutti i costi proteggere» sostengono i cittadini firmatari della petizione che hanno fatto pervenire lunedì pomeriggio in comune, chiedendo la sospensione dei lavori e un incontro urgente con l’amministrazione.
Le ragioni di chi non lo vuole
Il sindaco, in un’intervista, ha sostenuto che l’intenzione è quella di potenziare la connessione di telefonia particolarmente carente in paese. Ricavandone anche un affitto di 5.500 euro l’anno per 9 anni. «È un magro guadagno – ribatte il comitato – Sappiamo che il contratto si rinnoverà automaticamente per altri 9 anni, e che la Wind si riserva la facoltà di subappaltare la struttura ad altre compagnie telefoniche, con aumento delle onde ellettromagnetiche e dell’impatto visivo, e soprattutto di impiantare nuove tecnologie che minacciano gravemente la salute come il 5G».Non si sentono tutelati dall’ok dell’ARPA che non può certificare ciò che oggi ancora non c’è.
«Un “mostro” vicino al cimitero»
«Non intendiamo fare un testa a testa col comune, ma rimarcare il fatto che una decisione così pesante andava sottoposta al vaglio della popolazione, la quale è stata informata tardi e in modo non chiaro. Nessuno poteva immaginare un simile mostro proprio vicino al cimitero che i cinagliesi curano e frequentano quotidianamente, alla chiesa di San Felice, sopra un parco giochi, e vicino a una bella contrada». Intanto qualcuno ha già messo in vendita la propria casa.
«Noi continueremo ad opporci al mostro e a impegnarci per custodire il nostro bel paese e ancor più ci daremo da fare per far conoscere ai turisti la nostra pieve, con la sua abside romanica, i suoi pregevoli affreschi del Quattrocento, il magnifico panorama che ci offre».