Il 2020 passerà alla storia come l’anno della pandemia da Covid-19. Ognuno di noi conserverà almeno un fotogramma dell’anno appena trascorso: lo smart-working, il distanziamento sociale, la DAD per chi ha figli, gli arcobaleni di fine febbraio, le canzoni cantate sui balconi a marzo, gli applausi agli operatori sanitari. Molti avranno un sussulto nel sentire la parola “corona”. Qualcuno, per fortuna, vede ancora il lato positivo, che non è dato da un tampone, ma da una forma mentis che consente di vedere il bello dove gli altri sono smarriti.
Il lato positivo per noi del Gruppo Tecnocasa è la riscoperta da parte degli Italiani della casa, luogo sicuro per eccellenza. È diventato in breve tempo da bene rifugio a rifugio sicuro, con maggior attenzione alle caratteristiche di vivibilità e confort.
Subito dopo il lockdown totale, la rinnovata attenzione per la casa è stata registrata anche dall’Agenzia delle Entrate i dati del terzo trimestre del 2020, hanno confermato questa tendenza. In base alle analisi del nostro Ufficio Studi il dinamismo e il desiderio di cambiare sono stati confermati dalla velocità con cui si sono venduti gli immobili. Infatti, i tempi di vendita, nonostante la situazione sanitaria, a luglio erano in contrazione: 112 giorni a livello nazionale, qualche giorno in più ad Asti con 164 giorni. L’arrivo della seconda ondata ha rallentato un po’ il mercato che, comunque, resiste e sta attraversando la pandemia.
Per quanto riguarda il mercato delle locazioni, che ha risposto più velocemente ai cambiamenti avvenuti, il 2021 potrebbe dare segnali leggermente negativi con canoni in discesa, dati anche dall’ampia presenza di immobili sul mercato. Su questo segmento è più difficile fare previsioni perché incideranno il ritorno dei turisti e quindi la gestione degli short rent e il ricorso a smart working e didattica a distanza. In più, come per il mercato delle compravendite, si aggiungerà la tenuta del posto di lavoro. Più incertezze ci saranno e più si sarà propensi a scegliere l’affitto aumentando così la domanda. Dal punto di vista dei rendimenti, nel primo semestre del 2020 il rendimento annuo lordo di un bilocale di 65 mq nelle grandi città italiane si è attestato intorno al 5,1%, le metropoli che spiccano per avere i rendimenti maggiori sono: Genova e Verona con il 6,1%, Palermo con il 6% e al terzo posto Bari con il 5,3%. Asti si posiziona egregiamente accanto alle grandi città con un rendimento annuo del 6,1% per un bilocale e del 5,9% per un trilocale.
A livello nazionale il 2021 potrebbe vedere un recupero delle transazioni in tutte le realtà (a livello nazionale tra 550 e 560 mila) e prezzi ancora in diminuzione (tra -2% e 0%). Asti è perfettamente allineata al dato nazionale la previsione sull’andamento dei prezzi vede un’oscillazione tra -2% e 0%.
Sul versante mutui non dovrebbero esserci importanti cambiamenti a livello di tassi che resteranno ancora contenuti anche se bisognerà vedere quale sarà il comportamento degli istituti di credito. Non sono previsti particolari cambiamenti per il 2021. Le politiche di credito degli istituti saranno prudenziali ma non si registrerà un irrigidimento dei parametri. Il mutuo rimane al centro delle politiche di sviluppo degli istituti di credito a vantaggio delle famiglie. In questo senso sarà importante appoggiarsi nelle scelta di un finanziamento ad operatori seri e preparati come i colleghi di Kìron.