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Attualità

Ad Incisa raccolta di firme per “salvare” la banca del paese

Annunciata la chiusura della filiale Intesa San Paolo e subito i cittadini e il sindaco si sono mobilitati per far cambiare idea alla direzione dell’istituto

Un centinaio in pochi giorni

Una rapida raccolta firme, in quel di Incisa Scapaccino, per protestare contro la ventilata chiusura da parte di Intesa Sanpaolo della sede in paese. Racconta il sindaco Matteo Massimelli: «In pochi giorni siamo riusciti a raccogliere oltre un centinaio di adesioni, segno che la questione è molto sentita dalla comunità». Le firme dei cittadini incisiani andranno “in calce” a una lettera istituzionale, inviata dal Comune di Incisa Scapaccino all’ufficio reclami dell’istituto bancario. Già alcuni messaggi da parte di privati, a titolo personale, sarebbero stati inviati in questo senso.

Un servizio importante

Prosegue il primo cittadino: «Nella lettera abbiamo scritto di apprendere a malincuore questa decisione di Intesa Sanpaolo. Significa che l’azienda non ha nessun interesse a mantenere un legame con il territorio». Quali i timori principali, alla prospettiva della chiusura della sede della banca in via Dante? «Avere lo sportello in paese è per noi un servizio importante. È molto utile in particolare alle persone anziane, non abituate a usare le tecnologie moderne come l’Internet Banking. Sono le stesse inoltre che possono avere maggiori difficoltà a raggiungere Nizza Monferrato e quella che rimarrebbe la sede più vicina dell’istituto di credito». Massimelli ribadisce come siano stati in molti gli Incisiani ad aver sollecitato una presa di posizione contro la chiusura. E sebbene qualcuno sia rassegnato, il Comune ha scelto in ogni caso di far sentire la propria voce: «Tra le cose che ci lasciano perplessi, c’è il fatto che l’azienda sia proprietaria dell’edificio, quindi la chiusura non comporterebbe un risparmio di spesa in termini di affitto».

Le ragioni della banca

Da fonti interne all’istituto apprendiamo però che la decisione sarebbe difficilmente revocabile, in quanto parte del piano industriale di Intesa Sanpaolo. Tra le valutazioni che avrebbero portato a questa scelta, ci sarebbe proprio la relativa vicinanza della sede di Nizza, a circa 3 chilometri. Inoltre alcuni dei servizi attualmente erogati dallo sportello bancario – dai piccoli prelievi ai pagamenti F24, fino ai bonifici – sarebbero comunque effettuabili presso la tabaccheria convenzionata. Si starebbe inoltre valutando la possibilità, o meno, di mantenere in funzione il bancomat.

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Una risposta

  1. Ad Incisa c’è la Cassa di risparmio di Asti, possono usare quella.

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